Finiscono le restrizioni, il vertice tra Conte e il capo delegazione: sul tavolo un prolungamento di pressione. L’ipotesi ponte decreto tra il 7 e il 15 gennaio

Finiscono le restrizioni, il vertice tra Conte e il capo delegazione: sul tavolo un prolungamento di pressione.  L’ipotesi ponte decreto tra il 7 e il 15 gennaio

Le misure rafforzate varate dal governo durante le vacanze compleanno e Il nuovo anno Scade il 6 gennaio. Ma l’emergenza coronavirus non è sotto controllo. invece di Negli ultimi giorni il rapporto tra casi positivi e testati è cresciuto costantemente. Per questo l’esecutivo sta valutando di estendere le restrizioni anche dal 7 gennaio in poi, non riportando così tutta l’Italia in zona gialla. Giuseppe Conte Ne ho discusso con me a un vertice Capo della delegazione di maggioranza Alla luce del 6 gennaio, il giorno in cui scadranno le regole attuali. Tra le ipotesi esaminate c’è quella di A. Il ponte è stato misurato tra il 7 e il 15 gennaio, Oppure tra la data di scadenza del decreto natalizio e la data di Dpcm del 3 dicembre. All’incontro ha partecipato anche il Ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia, Vicepresidente del Consiglio Ricardo FracaroCoordinatore Cts Agostino MuseoCapo della Stazione Spaziale Internazionale Silvio Prosavero E capo del Consiglio supremo della sanità Franco Locatelli. Ministro della Salute Roberto SperanzaChi era connesso tramite videoconferenza, nelle prossime ore vedrà un file Cts E i membri della sala di controllo della guardia regionale.

sono PreparazioneSecondo gli esperti, parlano da soli. Non possiamo ancora parlare di ritorno alla vita normale. Viviamo in un’epidemia, e il virus si sta diffondendo ampiamente nel nostro Paese ei servizi sanitari sono sotto pressione ”, un monito lanciato dal capo dell’Istituto superiore di sanità. Silvio Prosavero Di pali Corriere della Sera. “L’epidemia non è finita ed è ancora in una fase molto pericolosa”. E confermano gli infortuni di ieri, sabato 3 gennaio: 11831 casi, ma solo 67mila tamponi e uno Alto tasso di crescita al 17%.

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Intanto, anche all’opposizione, sono pronti a parlare di “post 6 gennaio”. Matteo Salvini Si terrà una videoconferenza con i suoi governanti e capigruppo Ricardo Molinari e Massimiliano Romeo Per parlare, tra l’altro, della riapertura delle scuole, dei vaccini, della crisi economica oltre che della situazione politica.

Preoccupazioni degli esperti – Ciò che preoccupa soprattutto medici e scienziati èDirezione Rt. “È di nuovo in aumento e il numero di positivi rimane alto – spiega Prosaviero – vediamo che la stessa cosa sta accadendo anche in altri Paesi europei dove le curve sono in aumento e questa comune malattia dovrebbe avvertirci. Non possiamo illuderci rimanendo fuori. Quindi la situazione generale richiede grande attenzione”. . Motivo? Secondo gli esperti, si può trovare nella “mitigazione” avvenuta prima di Natale, vale a dire in Giorni di shopping Quando le strade dei negozi si riempiono in tutta Italia, la regola fondamentale della distanza spesso scompare. “a partire dal 20 dicembre Tutti i parametri crescono – assicura il professore Enrico Pucci, Biologo presso la Temple University di Philadelphia da Pages Repubblica Ma quello che mi stupisce è il rapporto tra i nuovi casi e le persone che partecipano per la prima volta al sondaggio: 38,5%. Più di una persona su tre intervistata per la prima volta risulta positiva. Mentre il 23 novembre era del 31,8% “.

Gli scienziati lo temono curva Maggio strappare viaE così ci stiamo dirigendo verso la terza ondata, o, se preferiamo, una lunga coda dalla seconda ondata. “Dobbiamo evitare che la curva ricominci”, avverte Brusaferro, in un’intervista a Via Solferino, adottando le misure preventive rigide e regolari che gli italiani ormai conoscono: maschera, distanza, igiene delle mani e rifiuto assoluto degli incontri. . Appello aggiunto a questo Walter RicciardiConsigliere del Ministero della Salute: L’epidemia è ricominciata e se viene adottata La politica di riapertura indiscriminata aprirà le porte al virus Mettere in difficoltà il Servizio Sanitario Nazionale tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio. “Certo il vaccino fa ben sperare, ma gli esperti fanno notare che è ancora presto.” Logica “Bene, adesso c’è un vaccino e poi posso riprendere il lavoro come prima. – precisa Brusaferro – al contrario, pensare così finisce per far circolare il virus ”. Quindi è impossibile, almeno per ora,“ fare a meno delle misure di mitigazione ”.

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Presupposti nel dominio – Anche per questo motivo Idee per il riavvio Dopo che le feste sono ancora tutte sul tavolo. Tra le possibilità con cui procedereRafforzare la zona gialla“, Nel modello natalizio, con attività chiuse nei giorni festivi e prefestivi e limitazioni di viaggio poste, subito, almeno per un mese, con un nuovo dpcm, cioè fino all’inizio di febbraio. O ipotesi.” Proroga delle procedure esistenti (ferie) fino al 15 gennaio, Per valutare numeri e misure, evitando così di “liberare tutto” nella settimana tra il 6 gennaio e la normale scadenza di dpcm. Inoltre, il prof Modificare il meccanismo di emissione del decreto delle zone rosse o arancioniQuindi abbassare la soglia RT come ipotizzato dal documento Repubblica. Oggi, infatti, Rt è stato fissato a 1,25 per il corridoio in zona arancione e 1,5 per la zona rossa, mentre l’idea potrebbe essere di abbassare la soglia di 0,25: in questo modo, secondo i dati più recenti monitorati, sarebbero tre regioni arancioni, Calabria, Liguria e Veneto, e tre regioni. Altri saranno in bilico, Basilicata, Lombardia e Boglia.

Celestino Traglia

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