Toro “ino” sempre di più. Né Ibra né Kalhanoglu: è l’unica persona indispensabile al Milan prima pagina

Toro “ino” sempre di più.  Né Ibra né Kalhanoglu: è l’unica persona indispensabile al Milan  prima pagina

Facilissimo per il Milan, che nel primo tempo ha segnato una doppietta contro il Torino, risalendo la vetta della classifica, si è addormentato a quattro punti dall’Inter, dopo la prima sosta davanti alla Juventus. Esatto, assolutamente vero, perché il Pioli ha il vantaggio di chiudere velocemente la partita, grazie alle pecche rossonere e Torino che diventano sempre più “ino” e Toro sempre meno. Inutile infatti lamentarsi della traversa, che Rodriguez ha centrato con lo 0-2, o del parziale risveglio dei granata nella ripresa, perché il Milan ha fatto la differenza nella velocità del suo testimone, Liao e Casey, grazie agli assist. Di Diaz. E così, per una volta, Donnarumma diventa protagonista solo nel finale, ma quando è troppo tardi perché il Torino torni in partita.

Vedi di nuovo HERNANDEZ Le numerose assenze al Milan sono impercettibili, mentre si capisce subito perché il Torino sia al centro della zona retrocessione. I rossoneri, infatti, stanno giocando una partita a senso unico, approfittando dell’allontanamento dei loro timidi avversari. Senju, ala destra, gioca nella stessa posizione di Kiza ma a differenza del giocatore della Juventus, non è mai riuscito a intimidire il vicino Theo Hernandez., Chi può quindi tornare ad essere l’attaccante in più. Non è un caso che il lavoro del primo gol sia iniziato con una delle tappe del suo percorso che si è concluso con un sorpasso di L. Diaz, è stato molto bravo all’inizio a spezzare Liao facendo un perfetto attacco in mezzo e mettendo la palla nel meritato gol dell’1-0.

Comodo kisei – Anche il difetto non scuote il Torino, che ancora soffre dagli angoli a testimonianza della pressione rossonera. Diaz è il più veloce in assoluto e non fa rimpiangere Calhanoglu, perché rispetto a lui gioca sempre per primo con i compagniInvece di cercare il gioco personale con un tiro fuori area di rigore. E lo stesso spagnolo, dopo aver aiutato il primo gol, Si prende anche un calcio di rigore per un fallo di Belotti che l’arbitro Mariska ha visto solo dopo essere stato chiamato sullo schermo da Var. Con un calcio di rigore, Casey non è stato perdonato come al solito e con il suo sesto gol nel torneo, sempre su rigore, segna il 2-0.

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Croce Rodriguez – Neanche questa volta cambia il testo della partita, perché il Milan non si ferma, Calabria lo spinge a destra ea sinistra di Hernandez, con la fantasia di Diaz in mezzo e Liao che accelera davanti a lui, pronto a lanciarsi su tutti i palloni, mentre l’esterno alto Castillejo e Hauge si muovono molto anche se offrono più fumo che arrosto. All’improvviso, però, per l’ingresso anche di Romanioli fuori orario prenotato, il Torino sfiora il gol con una punizione di Rodriguez, colpendo la traversa. Ma questo è il classico lampo isolato, perché subito dopo il Milan riesce a segnare il terzo gol con Casey, che vola in contropiede ma calcia fuori Serego.

Sii un protagonista – Linetti, escluso per la prima volta da Giampaolo, torna in campo ad inizio ripresa al posto di un deludente Gujac, ma oltre al centrocampista polacco si vedono ancora i tiri di Senju, che spinge più costantemente sulla destra. Il Torino mostra segnali di risveglio e l’illusione di poter accorciare le distanze quando l’arbitro punta il dischetto, per la caduta di Verdi a contatto con Tonale. Ma per la seconda volta, Var è il protagonista mentre corregge Maresca Si accorge di aver esagerato l’intervento del n ° 8 rossonero. Tuttavia non esagera Tonali che deve uscire subito dopo in barella, per essere sostituito da Dalot spostato a destra al posto di Calabria, ed è nuovamente costretto a giocare a centrocampo.

GIAMPAOLO CAMBIA – presto Calhanoglu si vede come una sorpresa e scopre i lividi di Diaz, Ma le modifiche più importanti sono quelle di Giampaolo che, per evitare un altro kappaò, rimuove Izzo e Rodriguez introducendo Murru e Zaza, in una nuova forma. La difesa a tre diventa quattro e soprattutto, in un 4-3-1-2 modificato, Verdi cade alle spalle di Zaza e Belotti Preparati più offensivo. Il Toro, infatti, offre segnali di rialzarsi e avvicinarsi a Donnarumma, ma così facendo dà spazio ai rossoneri per ripartire.

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Benvenuto, NeedleTuttavia, Liao non è più pungente e riceve anche un avvertimento. Già ammonito, il portoghese non ci sarà per il prossimo match di Cagliari per poi essere eliminato da Pioli, che riprende Ibrahimovi negli ultimi 11 minuti perché c’è posto anche per Maldini al posto di una delusione deludente. Ma più che lo svedese in finale ha visto l’unico giocatore insostituibile del Milan, Donnarumma Il che devia il punteggio per il nuovo arrivato Segre da Champion. È l’ultimo, il più tardi, il più ripido Il Torino è stato sconfitto due volte in poche ore: prima dal Genoa, che ha superato il Bologna lasciandolo terzo, poi dal Milan. Questo gli dà solo monetine di inutili speranze.

Tavolo:

Milan 2-0 Torino (primo tempo 2-0)
Mercatori: 25 punti per Yao (1000), 35 punti. Casey (1000)
Assist: 25 punti Ibrahim (al centro).
Milan (4-2-3-1): c. Donnarumma. Calabria. Come ingranaggio. Romanioli. Theo Hernandez-Casey. Tonale (da 8 Dalot Street); Castillejo. Ibrahim (dal 15 Kalhanoglu st.); Hauge (dal 40 ‘st Maldini); Liao (dal 40 ‘St. Ibrahimovic). Disponibili A. Donnarumma, Tatarusanu, Conti, Duarte, Kalulu, Musacchio, Frigerio e Colombo. Greggi di Bioli.
Torino (3-5-2): Serego; Attribuzione (dal 19 st. Zaza); Bremer. Linko. Singo. Gojak (da 1 ‘st Linetty); Lukic. Rincon (da 31 ‘St Segre); Rodriguez (dal 19 ‘St. Morrow); Belotti (dal 40 ‘San Bonazzoli); I Verdi. Disponibile come Milinkovic-Savic, Rosati, Ansaldi, Bongiorno, Nkolo, Vojvoda, Basile. Pastore Giampaolo.
Arbitro: Marisca, assistenti Galito e Brianna, quarto arbitro Fabry, Giuda e Viorito nel Var.
Ammonite: 22 ‘pt Pioli (M), 27’ pt Rincon (T), 38 ‘pt Brahim (M), 41’ pt Romagnoli (M), 46 ‘pt Tonali (M), 20’ st Dalot (M), 34 ‘st Leao (M), 47’ st Leao (T).

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Cinzia Necci

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