10 fughe segrete sulle coste italiane

10 fughe segrete sulle coste italiane

Nel sud Italia, il promontorio del Gargano in Puglia, con la sua macchia mediterranea e le bianche scogliere, è poco esplorato rispetto al resto della regione, mentre le vicine Basilicata e Calabria rimangono praticamente incontaminate. Il Cilento in Campania, appena a sud della sempre famosa Costiera Amalfitana, rimane trascurato, nonostante sia sede di alcuni dei templi greci meglio conservati al mondo. Gli italiani vanno in vacanza qui da anni, certo, ma la mancanza di turismo di massa significa che c’è stato poco sviluppo. Risultati? Incantevoli tratti di costa offrono un vero assaggio della vita locale.

Ad est dello stivale italiano, la costa adriatica offre alcuni splendidi tratti selvaggi: lungo la Riviera del Conero marchigiana, dove spettacolari scogliere si tuffano in profonde acque blu, e sulla splendida Costa dei Trabocchi abruzzese, punteggiata da antiche piattaforme di pesca.

Gli inglesi visitano la Toscana da decenni, eppure la Maremma è in gran parte inesplorata; Un tratto selvaggio e incontaminato dove Madre Natura regna sovrana, mucche selvatiche pascolano e farfalle (cowboy locali) a cavallo.

Più a nord, la città balneare di Venezia si riempie di visitatori ogni anno, ma dirigiti a est verso il Friuli Venezia Giulia e troverai alcuni deliziosi tratti di costa lontani dalle orde, in particolare lungo l’altopiano carsico che si estende fino all’Istria Penisola.

La Sicilia e la Sardegna hanno attratto per lungo tempo sabbie bianche polverose e acque limpide, eppure alcuni angoli delle isole sono ancora poco esplorati.

Se ami la costa italiana, ma non la sua folla, allora questi sono i posti che fanno per te.

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Passeggiata battuta dal vento

Altopiano carsico, Friuli Venezia Giulia

In un giorno di tempesta, quando da nord-est soffiava la fredda bora, il poeta austro-tedesco Rainer Maria Rilke passeggiava tra i bastioni del Castello di Duino, dove era ospite della principessa austriaca Maria von Thurn und Taxi. Sentì una voce fluttuare nell’aria: “Chi, se grido, mi ascolterà tra gli ordini degli angeli?” , che lo ispirò a scrivere le famose Elegie duinesi. In questi giorni, il nome del poeta è immortalato sulla Rilke Route di due miglia e mezzo, un sentiero costiero che si snoda dal castello di Castello del XIV secolo, che ha una spettacolare posizione sulla scogliera, al borgo marinaro di Sistiana .

Celestino Traglia

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