L’ultimo compromesso sulla privacy di Apple è in Cina, dove guadagna quasi il 15% delle sue entrate.
Apple afferma che una nuova funzione di “paginazione privata” progettata per nascondere il comportamento di navigazione web di un utente da fornitori di servizi Internet e inserzionisti non sarà disponibile in Cina per motivi normativi.
La funzione è stata una delle numerose protezioni della privacy annunciate da Apple alla sua conferenza annuale degli sviluppatori di software lunedì, ed è l’ultimo di uno sforzo durato anni da parte dell’azienda per ridurre il monitoraggio dei suoi utenti da parte di inserzionisti e terze parti.
La decisione di Apple di bloccare la funzionalità in Cina è l’ultima di una serie di concessioni che l’azienda ha fatto sulla privacy in un paese che rappresenta quasi il 15% delle sue entrate.
Nel 2018, Apple ha trasferito le chiavi digitali utilizzate per bloccare i dati iCloud degli utenti cinesi, consentendo alle autorità di lavorare attraverso i tribunali locali per accedere alle informazioni.
Il Partito comunista cinese al potere mantiene un ampio sistema di monitoraggio per monitorare il modo in cui i cittadini utilizzano Internet strettamente controllato nel paese. Sotto il presidente Xi Jinping, lo spazio per il dissenso in Cina si è ridotto, mentre la censura si è ampliata.
Niente più “impronte digitali”
La funzione “Private Relay” di Apple invia prima il traffico web a un server gestito da Apple, dove viene privato di un’informazione chiamata indirizzo IP. Da lì, Apple invia il traffico a un secondo server gestito da un operatore esterno che assegna all’utente un indirizzo IP temporaneo e invia il traffico al sito Web di destinazione.
Apple ha affermato che l’uso di una terza parte nel secondo passaggio del sistema di paging ha lo scopo di impedire anche ad Apple di sapere chi è un utente e quale sito Web sta visitando.
Apple ha affermato che non offrirà “relè speciale” anche in Bielorussia, Colombia, Egitto, Kazakistan, Arabia Saudita, Sudafrica, Turkmenistan, Uganda e Filippine.
Apple non ha ancora rivelato quali partner di terze parti utilizzerà nel sistema, ma ha detto che prevede di nominarli in futuro. La funzione probabilmente non sarà disponibile pubblicamente fino alla fine dell’anno.
Gli indirizzi IP possono essere utilizzati per tracciare gli utenti in vari modi, incluso come componente chiave del “fingerprinting”, una pratica in cui gli inserzionisti mettono insieme dati disparati per dedurre l’identità di un utente. Ciò è vietato sia da Apple che da Alphabet Inc.
Insieme ai passaggi precedenti di Apple, la funzione di “paginazione privata” “renderà gli indirizzi IP inutili come meccanismo di rilevamento delle impronte digitali”, ha detto a Reuters Charles Farina, responsabile dell’innovazione presso la società di marketing digitale Adswerve.
Inoltre, impedirebbe agli inserzionisti di utilizzare gli indirizzi IP per localizzare una persona, ha affermato.