Collaborazione WWF per il monitoraggio della biodiversità nei sistemi agricoli biologici e convenzionali italiani

Collaborazione WWF per il monitoraggio della biodiversità nei sistemi agricoli biologici e convenzionali italiani

Sulla nostra attuale traiettoria di perdita di habitat e riscaldamento globale, gli scienziati prevedono che quasi il 40% di tutte le specie sulla Terra dovrà affrontare l’estinzione entro la fine di questo secolo. I colloqui in corso in occasione della COP15 delle Nazioni Unite sulla biodiversità hanno dimostrato che sono urgentemente necessarie nuove protezioni e migliori meccanismi di applicazione, ma permangono ostacoli come il finanziamento.

Secondo le Nazioni Unite, abbiamo circa un decennio per evitare la sesta estinzione di massa della Terra e, se ci riusciremo, sarà necessario un cambiamento radicale nel modo in cui produciamo il cibo.

Il WWF Italia ha confermato che l’agricoltura industriale intensiva ha avuto un impatto devastante sulla biodiversità globale. Nel 2021, il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP) riferisce che il sistema alimentare globale è il motore principale della perdita di biodiversità, con l’agricoltura da sola responsabile dell’86% delle minacce a livello di estinzione che devono affrontare 28.000 specie. Inoltre, l’80% della deforestazione mondiale, il 60% dell’uso di acqua dolce e il 23% delle emissioni di gas serra sono attribuiti all’impatto dell’agricoltura.

La Commissione europea ha riconosciuto che l’agro-biodiversità è in declino nell’UE, rispondendo con una politica agricola comune che include l’obiettivo di migliorare la diversità delle specie, degli habitat e delle caratteristiche del paesaggio che si trovano negli ecosistemi dei terreni agricoli dell’UE.

In questo contesto, WWF Italia, Rainforest Connection e Huawei Italia hanno recentemente rinnovato la collaborazione sulla serie Nature Guardian di progetti di conservazione territoriale. La seconda fase mira a studiare l’impatto dell’agricoltura sulla biodiversità in Italia utilizzando tecniche innovative di monitoraggio del suono.

READ  Vadim, che è stato curato in Italia, vuole tornare in Ucraina

Celestino Traglia

"Appassionato di musica. Giocatore. Professionista dell'alcol. Lettore professionista. Studioso del web."

Related Posts

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Read also x