Venerdì, il governo britannico ha annunciato un “primo passo provvisorio” verso la ripresa dei viaggi internazionali, dicendo che i cittadini britannici sarebbero stati in grado di viaggiare in paesi tra cui Portogallo, Islanda e Israele alla fine del mese senza dover mettere in quarantena al loro ritorno.
Il ministro dei trasporti Grant Shaps ha affermato che l’attuale divieto generale del paese di congedo all’estero è stato sostituito da un sistema a semaforo che classifica i paesi come a basso, medio o alto rischio.
Il “Lista verde“Tra le 12 regioni a basso rischio ci sono anche Gibilterra, le Isole Faroe e le Isole Falkland, ma non sono le principali destinazioni di vacanza per gli inglesi come Francia, Spagna e Grecia. I britannici che viaggiano in quei paesi, incluso il Canada, dovranno isolarsi stessi per 10 giorni dopo il loro ritorno.
I viaggi sono ancora vietati in tutti i viaggi, tranne quelli essenziali, nei paesi in cui la malattia è più gravemente colpita, tra cui India e Sud Africa, e le persone che tornano da loro devono affrontare 10 giorni di quarantena alberghiera obbligatoria. Venerdì il governo ha aggiunto all’elenco il Nepal, le Maldive e la Turchia.
La decisione di venerdì fa sorgere dubbi sulla capacità dei tifosi di raggiungere la finale di Champions League tra due squadre inglesi – Manchester City e Chelsea – in programma il 29 maggio a Istanbul.
Le modifiche entreranno in vigore il 17 maggio, data che segue la roadmap del governo per uscire dal blocco. I bar e i ristoranti in Inghilterra possono riaprire l’interno lo stesso giorno e luoghi, tra cui teatri e cinema, possono essere aperti a un pubblico limitato.