- Un ristorante di 2000 anni scoperto dagli archeologi a Pompei aprirà al pubblico quest’estate.
- “Thermobolium” è il primo di altri 80 trovati nel sito in condizioni migliori del previsto.
- Il ristorante offriva ai suoi clienti romani lumache e carne di manzo, di cui sono state ritrovate tracce in loco.
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2000 anni bancone di fast food e bevande, Scavata dagli archeologi lo scorso anno nelle strade dell’antica città romana di Pompei, aprirà le sue porte al pubblico quest’estate.
Il Telegraph ha riferito La data di apertura è fissata per il 12 agosto “thermobolium”, parola latina per la tavola delle bevande calde.
Apre al pubblico dal 12 agosto # Trenmopolio Dalla Regio V, un’antica tavola calda pompeiana, riportata alla luce durante recenti scavi in un’area della città antica che non era stata precedentemente indagata. pic.twitter.com/gPhWQAwkkV
– Siti di Pompei (@pompei_sites) 6 agosto 2021
Lo snack bar è stato scoperto nel sito del Parco Archeologico della Regio V l’anno scorso. Una volta aveva offerto ai suoi clienti romani prelibatezze culinarie tra cui maiale, pesce, lumache e manzo, le cui tracce sono state trovate nel sito, Insider’s Sophia Ankel menzionata.
Sono stati rinvenuti anche frammenti di ossa d’anatra e fagioli macinati, che servivano a modificare il sapore del vino.
Nel sito sono stati trovati anche altri utensili da cucina, tra cui una ciotola di bronzo, terracotta e fiaschi di vino.
Il tavolo, decorato con affreschi dai colori vivaci con profondi fori circolari che sarebbero stati utilizzati per contenere vasi, è la prima lastra alimentare degli anni ’80 trovata perfettamente intatta.
“Oltre ad essere una testimonianza della vita quotidiana a Pompei, le possibilità di analisi offerte da questo termobolo sono eccezionali perché per la prima volta abbiamo scavato un intero sito”, ha affermato Massimo Osana, Direttore Generale del Parco Archeologico di Pompei. Secondo il quotidiano Guardian.
Pompeo fu sepolto nella cenere e nella pomice quando il vicino Vesuvio eruttò nel 79 d.C., uccidendo tra le 2.000 e le 15.000 persone. Da quando le sue rovine sono state scoperte nel XVI secolo, gli archeologi hanno scavato circa i due terzi del sito.