Dolce far niente – The Economic Times

Dolce far niente – The Economic Times
Il termine italiano “dolce far niente”, che letteralmente significa “la dolcezza del non fare nulla”, era in voga dopo essere stato annunciato in una scena del film hollywoodiano “Eat Pray Love”. Il film è basato sul libro di memorie bestseller della scrittrice americana Elizabeth Gilbert.

Dialoghi introduttivi da una scena accattivante e stimolante. «Mi sento così in colpa. Sono a Roma da tre settimane. Non ho fatto altro che imparare qualche parola italiana e mangiare’, infastidisce il protagonista americano. – Ti senti in colpa perché sei americano. Non sai come divertirti. Gli americani conoscono l’intrattenimento ma non conoscono il piacere”, risponde così un italiano velato prima di delineare allegramente il modo italiano di abbandonarsi al piacere. Lo chiamiamo “un dolce a lungo raggio”, ne siamo i maestri”, cela eloquentemente un altro carattere italiano.

L’espressione esatta ha una connotazione più profonda del suo significato letterale. Il simbolismo celluloide della divisione italo-americana richiama il sottile fenomeno della dicotomia tra piacere e divertimento. Quando il mondo è diventato ferocemente competitivo e commercializzato, lo spirito divertente ha gravitato verso il tropo dell’intrattenimento. Cerchiamo modi per intrattenere come guardare video, guardare alcolici e fast food.

La gioia di esplorare l’ambiente e di godere delle relazioni lontano da chi è privato del tempo. Oltre ad apprezzare i piccoli piaceri, non dovremmo sentirci in colpa assaggiando il Dolce Nint di tanto in tanto. Paradossalmente, coloro che sono in una posizione povera riescono a ottenere un maggiore piacere della vita dall’élite più ricca che cerca il piacere nel campo dello spettacolo.

Melania Cocci

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