Elliot Page sostituisce il Documento di Transizione Sessuale Italiana con My Name – Deadline

Elliot Page sostituisce il Documento di Transizione Sessuale Italiana con My Name – Deadline

L’attore, produttore e attivista Elliot Page vince il Festival di Berlino 2022 nel mio nome (nel mio nome), diretto dal regista italiano Niccol Bassetti, come produttore esecutivo.

Il film, presentato in anteprima su Panorama a Berlino, è un lungometraggio documentario che racconta la storia del raggiungimento della maggiore età di quattro amici che condividono importanti punti di svolta nelle loro vite e transizioni di genere. Il progetto affonda le sue radici nell’esperienza del regista Bassetti con il passaggio del figlio Matteo.

I protagonisti del film sono Nico, Leo, Andrea e Raff, un affiatato gruppo di amici a Bologna, in Italia, che iniziano tutti il ​​loro viaggio sessuale dall’identità femminile a quella maschile in momenti diversi della loro vita.

È stato prodotto da Nuovi Paesaggi Urbani, Lucia Nicolai e Art of Panic di Marcello Paolillo. Il sostegno è arrivato dal Fondo per la produzione cinematografica della Regione Emilia Romagna. Nessun agente di vendita collegato.

Elliot Page ha detto: “Ciò che mi distingue nel mio nome È il modo in cui presenta sottilmente e deliberatamente tutti i diversi pezzi che compongono l’identità di una persona. È una meditazione sull’umanità trans e non ho mai visto un altro film del genere. Sapere che Bassetti si è consultato da vicino con il figlio morto durante la produzione è molto bello per me, e penso che l’esperienza dal vivo e l’input siano chiari nella prospettiva del film. Sono onorato di essere sull’aereo e non vedo l’ora che tutti lo vedano”.

Niccolò Bassetti ha aggiunto: “La mia esperienza personale da genitore, da regista, mi ha permesso di ritrovare la fiducia in me stesso necessaria per avvicinare i protagonisti di questa storia, approfondire le loro emozioni e stringere un rapporto intimo fatto di fiducia e complicità. Sono veramente grato a Elliot per aver aggiunto la sua prospettiva vivace per aiutare il nostro film a trovare la sua strada nel mondo”.

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Celestino Traglia

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