Il fornitore di dati nell’Unione Europea, Eurostat, ha rivelato che circa 6,5 milioni o l’otto per cento di tutti i bambini negli Stati membri dell’Europa non hanno la nazionalità del paese in questione.
Inoltre, i dati di Eurostat mostrano che il paese con il maggior numero di bambini non cittadini è la Germania, con 1,7 milioni o il 26% di questa categoria in tutti gli Stati membri dell’UE, seguita dalla Francia con 1,1 milioni al 16%. Spagna con il 14% (0,9 milioni).
Ciò significa che quasi tre bambini su quattro residenti in uno stato membro apolide dell’UE nel 2020 vivevano in uno di questi quattro paesi, riporta SchengenVisaInfo.com.
Altri paesi ospitanti per i minori apolidi sono il Lussemburgo (48 percento del numero totale di bambini del Paese), l’Austria (19 percento), Malta (15 percento), la Grecia (13 percento) e Cipro (12 percento).
Gli Stati membri con i tassi più bassi di minori non cittadini residenti nel Paese sono invece Lituania, Lettonia, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Bulgaria, Romania e Croazia. Ciascuno di questi paesi ha meno del 4% del numero totale di bambini nei rispettivi paesi.
In precedenza, i dati Eurostat mostravano che più di 211.000 bambini di età inferiore ai 15 anni hanno ricevuto il loro primo permesso di soggiorno negli Stati membri dell’UE nel 2020. Circa il 68 per cento di questi permessi è stato rilasciato per motivi legati alla formazione e al ricongiungimento familiare, seguito da 96.000 permessi. per i bambini è stato rilasciato per motivi di protezione internazionale, mentre 4000 sono stati rilasciati per motivi di istruzione.
Inoltre, la Germania è ancora una volta in testa alla classifica, mostrando una percentuale leggermente più alta dei primi permessi di soggiorno rilasciati ai minori rispetto alla Spagna, circa il 44.000 o il 31 per cento di tutti i permessi rilasciati nel 2020 per i minori di 15 anni, appena 600 in più rispetto alla Spagna. L’Italia si è classificata terza con 31.500 permessi, ovvero il 23% del totale, e la Svezia al quarto posto, con 20.800 permessi, ovvero il 15%.
All’altra estremità della scala, i paesi che hanno rilasciato i permessi più bassi per i minori di 15 anni nell’UE nel corso del 2020 includono Svizzera (127), Irlanda (167), Francia, Lituania (179) e Croazia (363).
I dati Eurostat mostrano anche che la proporzione di 100.000 bambini sotto i 15 anni con permessi negli Stati membri dell’UE è 386, con la percentuale più alta registrata in Svezia (1136 per 100.000 minori di 15 anni e sotto) e Slovenia (1.109 ), Lussemburgo (943) e Portogallo (893). In Irlanda, invece, si registra il rapporto più basso di primi permessi di soggiorno ogni 100.000 bambini, con 17 di questi.
Inoltre, i primi cinque permessi di cittadinanza per minorenni sono stati concessi dall’Asia (66.562), corrispondente al 32% del totale, seguita dall’Africa con il 27% (57.613) e dall’Europa (51.023 – 24%).