L’attacco a un villaggio all’interno del territorio russo segue un attacco di droni su un impianto di stoccaggio di carburante nella Crimea annessa alla Russia che ha distrutto migliaia di tonnellate di petrolio.
Il governatore della regione ha affermato che due civili sono morti a causa dei proiettili ucraini che hanno colpito un villaggio nella regione russa di Bryansk, secondo i media russi.
Domenica, il governatore della regione di Bryansk, Alexander Bogomaz, ha dichiarato che i proiettili sono caduti sul villaggio di Suzymka, a est del confine tra i due paesi, secondo l’agenzia di stampa statale TASS.
“A seguito dell’attacco dei nazionalisti ucraini, purtroppo, due civili sono stati uccisi”, ha detto Bogomaz in un messaggio pubblicato su Telegram.
Ha detto: “Secondo i dati preliminari, un edificio residenziale è stato completamente distrutto e altre due case sono state parzialmente distrutte”.
“I servizi di emergenza continuano a lavorare sulla scena”.
Due persone sono state uccise a seguito del bombardamento del villaggio di Suzymka nella regione di Bryansk da parte delle forze armate ucraine, ha scritto il governatore Alexander Bogomaz sul suo canale Telegram:https://t.co/lEtVY7W4yY pic.twitter.com/xRrRLJJqkQ
– TASS (@tassagency_en) 30 aprile 2023
Prima dell’attacco mortale, il governatore ha riferito che una granata aveva colpito un edificio residenziale a Suzymka, provocando danni parziali e una persona ferita.
Funzionari installati da Mosca nell’Ucraina orientale hanno anche riferito che i bombardamenti ucraini hanno ucciso nove persone, tra cui una bambina di otto anni, nella città di Donetsk.
L’Ucraina non ha quasi mai rivendicato pubblicamente la responsabilità di attacchi all’interno della Russia e sui territori controllati dalla Russia in Ucraina, come la Crimea.
L’attacco segnalato al villaggio russo arriva pochi giorni dopo che la Russia ha rinnovato attacchi missilistici indiscriminati sulle città ucraine che hanno ucciso 25 persone, compresi bambini. Inoltre, sabato un sospetto attacco di droni ha provocato un enorme incendio in un deposito di carburante nella Crimea annessa a Mosca.
Un funzionario dell’intelligence militare ucraina ha detto sabato ai media locali che più di 10 serbatoi di stoccaggio di carburante con una capacità di circa 40.000 tonnellate di petrolio, destinati alla flotta russa del Mar Nero, sono stati distrutti.
Entrambe le parti negano di aver preso di mira i civili nella guerra, che è entrata nel suo secondo anno.
)