I Ministri degli Esteri di Slovenia, Croazia e Italia firmano la Dichiarazione congiunta sulla prosecuzione della cooperazione nel Mare Adriatico settentrionale

I Ministri degli Esteri di Slovenia, Croazia e Italia firmano la Dichiarazione congiunta sulla prosecuzione della cooperazione nel Mare Adriatico settentrionale

Oggi i ministri hanno preso atto delle proposte per lo sviluppo di una più stretta cooperazione formulate dai ministeri competenti dei tre paesi, con particolare attenzione ai tre temi legati alla comunicazione e alla sicurezza marittima, all’economia blu e alla protezione ambientale. Una serie di proposte specifiche formulate a tal fine sono state presentate a livello di lavoro all’incontro tripartito del 29 gennaio 2021.

All’incontro di Brdo-Pri Kranjo, il Ministro Lugar ha chiesto la formalizzazione della cooperazione in corso tra i tre Stati membri dell’Adriatico settentrionale dell’Unione Europea e per altre forme di cooperazione tripartita complementare, come la Commissione mista per la protezione dell’Adriatico Il mare e le sue zone costiere. , E la strategia dell’Unione europea per la regione ionica adriatica. Ha poi espresso la sua soddisfazione ai tre paesi vicini per aver seguito le disposizioni del diritto internazionale e del diritto dell’Unione europea, in particolare la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare. La convenzione richiede agli stati costieri in mari chiusi e semichiusi (come il mare Adriatico) di cooperare nell’esercizio dei propri diritti e obblighi. La cooperazione tripartita si svolge nello spirito europeo nel rispetto del principio delle relazioni di buon vicinato e del coordinamento tra gli Stati membri dell’Unione Europea.

Il ministro Lugar ha sottolineato che la Slovenia presta particolare attenzione alla realizzazione dei suoi diritti nelle zone economiche esclusive del mare Adriatico in linea con il diritto marittimo internazionale. Ha espresso la sua felicità che alcune questioni legali internazionali relative alle zone economiche esclusive siano state affrontate nei preparativi per questo incontro, come il diritto di tenere esercitazioni militari. In questo contesto, i paesi vicini hanno affermato che l’arrivo della Slovenia sotto il regime di alto mare rimane lo stesso e che le libertà in alto mare saranno pienamente preservate per quanto riguarda la navigazione, lo spazio aereo e la posa dei cavi sottomarini. Le attività di pesca continueranno a essere regolamentate dalla politica comune della pesca dell’Unione europea, il che significa che la zona economica esclusiva diventerà una zona di pesca marittima dell’UE.

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I ministri hanno firmato la dichiarazione congiunta, in cui si afferma l’impegno degli Stati costieri del Mar Adriatico come mare semichiuso a cooperare in conformità con la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare e altri strumenti di diritto internazionale in materia di protezione ambientale, prevenzione dell’inquinamento e salvataggio. Al mare. La dichiarazione è inoltre conforme al diritto dell’Unione europea, in particolare in relazione alla politica comune della pesca, e alla strategia dell’Unione europea per la regione ionica adriatica. È prevista anche la creazione di una struttura organizzativa per la cooperazione tripartita continua all’interno dei gruppi di lavoro designati per finalizzare il processo di istituzione di un meccanismo per rafforzare la cooperazione, come concordato nella dichiarazione adottata lo scorso dicembre a Trieste.

Dichiarazione congiunta sulla cooperazione continua nel mare Adriatico settentrionale, in inglese.

Melania Cocci

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