Il capo di Stellantis afferma che la città italiana di Torino è la chiave della produzione del gruppo

Il capo di Stellantis afferma che la città italiana di Torino è la chiave della produzione del gruppo

Il capo di Stellantis John Elkann suona simbolicamente il campanello mentre le azioni iniziano a negoziare in una fusione tra Fiat Chrysler e il produttore Peugeot PSA alla borsa italiana, in questo fermo immagine tratto da un video, a Milano, Italia, 18 gennaio 2021. Borsa Italiana /Dispensa tramite Reuters

TURREN (Reuters) – Il capo di Stellants, John Elkann, ha dichiarato mercoledì che l’investimento in uno storico impianto di produzione in Italia ha dimostrato che la produzione nel Paese rimane fondamentale per la casa automobilistica, rispondendo alle critiche secondo cui sta perdendo rilevanza dopo la fusione tra Fiat Chrysler e PSA che creato il gruppo.

Elkann ha affermato che Stellantis ha investito 2 miliardi di euro (2,35 miliardi di dollari) a Torino per produrre auto completamente elettriche – inclusa la Fiat 500 elettrica a batteria – e auto ibride insieme a progetti innovativi, come l’infrastruttura di ricarica della rete intelligente.

L’investimento è “un segno chiaro e significativo che crediamo non solo in tutte le donne e gli uomini che ci lavorano, ma nell’intero distretto automobilistico della città”, ha affermato Elkann.

I dirigenti del gruppo hanno presentato una versione verniciata di rosso della loro Model 500 elettrica da produrre nello stabilimento di Torino, in collaborazione con RED, un gruppo di beneficenza co-fondato dal frontman degli U2 Bono.

Lo stabilimento torinese di Mirafiori è uno dei più grandi d’Italia e simbolo della casa automobilistica.

“Mio padre guidava una Fiat, la mia prima macchina è stata una Fiat, anche se sono caduto”, ha detto Bono, che ha fatto un’apparizione inaspettata all’evento di presentazione del museo Casa 500 e del giardino pensile dello storico Lingotto di Torino.

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Come altre grandi case automobilistiche, Stellantis, che impiega circa 55.000 persone in Italia, è stata colpita da una crisi globale di carenza di chip che l’ha costretta a chiudere più frequentemente i suoi impianti, ridurre i turni e tagliare il lavoro temporaneo.

Parlando allo stesso evento, l’amministratore delegato della Fiat Olivier Francois ha affermato che il marchio mira a svelare un nuovo modello ogni anno, a partire dal 2023, ciascuno con una versione BEV.

(1 dollaro = 0,8522 euro)

Segnalazioni aggiuntive di Giulio Biovacari; montaggio di Giulia Segretti e David Gregorio

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Melania Cocci

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