un Vaticano Un giudice ha ordinato a 10 persone, tra cui un cardinale italiano, di essere processate per presunti reati finanziari tra cui appropriazione indebita, riciclaggio di denaro, frode, estorsione e abuso d’ufficio.
Tra gli accusati figurano il cardinale Angelo Piccio, licenziato dal papa lo scorso anno, ex capi dell’unità di intelligence finanziaria vaticana, e due mediatori italiani coinvolti nell’acquisto da parte del Vaticano di un edificio in una zona elegante di Londra.
Pacchio, che è stato licenziato dal Papa l’anno scorso e che si è dichiarato innocente durante un’indagine durata due anni, è diventato il più alto funzionario della chiesa vaticana accusato di presunti reati finanziari.
Secondo la legge della chiesa, il Papa ha personalmente approvato la decisione del giudice di indagare e incriminare Becciu. Le accuse a suo carico comprendono peculato e abuso d’ufficio.
Una donna italiana che lavorava per Becciu è stata accusata di appropriazione indebita.
I broker italiani Gianluigi Torzi e Raffaele Mencioni sono stati accusati di peculato, truffa e riciclaggio di denaro. Anche Torzi, per il quale i giudici italiani hanno emesso un mandato di cattura ad aprile, è stato accusato di estorsione. Entrambi hanno negato ogni addebito.
Incriminate anche quattro società legate a singoli imputati, due in Svizzera, una negli Stati Uniti e una in Slovenia.
Un comunicato afferma che il processo dovrebbe iniziare il 27 luglio in Vaticano.