Il governo del Regno Unito ha celebrato il decimo anniversario della rivolta siriana contro Bashar al-Assad Imponendo sanzioni a sei alti esponenti del regime siriano, tra cui Faisal Mekdad, il nuovo ministro degli esteri siriano.
Segretario degli affari esteri del Regno Unito, Dominic RapI sei sono stati accusati di aver commesso “aggressioni all’ingrosso alle persone che avrebbero dovuto proteggere”.
Le proteste contro Assad sono iniziate 10 anni fa questo mese, quando la primavera araba ha investito gran parte del Medio Oriente, la prima a Damasco il 15 marzo 2011. La guerra civile che ha seguito la repressione dell’opposizione da parte del regime ha finora ucciso 388.652 persone, secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, con sede nel Regno Unito.
Il Regno Unito ha già imposto sanzioni a 353 funzionari o entità siriane, le più estese dal Regno Unito contro un singolo paese, ma le sei annunciate lunedì hanno segnato il primo utilizzo di un regime di sanzioni britannico indipendente dopo la Brexit in Siria.
Ain al-Assad al-Miqdad, uno stretto alleato del sovrano siriano, è diventato ministro degli esteri a novembre in seguito alla morte di Walid al-Muallem. Altre sanzioni includono Luna Al-Shibl, un consigliere speciale di Assad che è stato precedentemente sanzionato dagli Stati Uniti. Anche Yasser Ibrahim, un importante alleato commerciale di Assad, è stato nuovamente preso di mira dopo la leadership del governo degli Stati Uniti lo scorso anno.
Il Regno Unito afferma di aver fornito oltre 3,2 miliardi di sterline in aiuti alla crisi siriana negli ultimi dieci anni, compresi i paesi che ospitano rifugiati al di fuori della Siria. All’ultima conferenza dei donatori delle Nazioni Unite nel giugno 2020, il Regno Unito ha donato 300 milioni di sterline, in calo rispetto ai 400 milioni dell’anno precedente. Questo numero dovrebbe essere ulteriormente ridotto alla prossima conferenza dei donatori delle Nazioni Unite a Bruxelles che inizierà il 29 marzo.
Gli aiuti del Regno Unito alla Siria sono diminuiti costantemente dal 2017, ma nel complesso il Regno Unito rimane uno dei principali donatori alla Siria, fornendo ingenti somme nel 2016 e nel 2017.
Il coinvolgimento diplomatico del Regno Unito nella guerra civile siriana è diminuito nel corso degli anni, in parte perché l’iniziativa si è spostata in Turchia, Iran e Russia. Il Regno Unito rimane un importante critico dell’uso di armi chimiche da parte di Assad e ha svolto un ruolo chiave nel contribuire a raccogliere prove da utilizzare in cause civili contro coloro che sono accusati di violazione dei diritti umani.