La sonda degli Emirati offre una visione senza precedenti di Marte

La sonda degli Emirati offre una visione senza precedenti di Marte

Lunedì, la sonda spaziale Hope degli Emirati Arabi Uniti ha rivelato Deimos, la luna più piccola di Marte, con dettagli senza precedenti, gettando nuova luce sull’origine del misterioso satellite bitorzoluto.

La sonda, la prima missione interplanetaria del mondo arabo, è in orbita attorno a Marte da due anni, sorvolando regolarmente Deimos e la sua luna maggiore Phobos.

È arrivato a 110 chilometri (68 miglia) da Deimos, un corpo roccioso a forma di fagiolo di soli 12 chilometri di diametro, secondo l’Emirates Mars Exploration Mission (EMM).

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La sonda, chiamata “Hope”, ha inviato alla Terra le immagini e le osservazioni più accurate mai effettuate della luna, utilizzando strumenti che misurano la radiazione infrarossa e ultravioletta.

La missione ha affermato di aver anche individuato per la prima volta il lato nascosto della luna, rivelando regioni la cui composizione non era mai stata studiata.

La sonda potrebbe anche innescare un nuovo dibattito su come esattamente le lune aliene siano finite nell’orbita di Marte.

“Non siamo sicuri delle origini sia di Phobos che di Deimos”, ha detto in una nota Hessa Al Matrooshi, responsabile scientifico dell’EMM.

Una delle principali teorie è che le due lune una volta fossero asteroidi di passaggio quando furono inaspettatamente catturate nell’orbita di Marte.

Ma Al Matrooshi ha affermato che “le nostre attente osservazioni di Deimos finora indicano un’origine planetaria”.

Christopher Edwards, lo scienziato responsabile di uno degli strumenti della sonda, ha affermato che “entrambi gli oggetti hanno proprietà infrarosse più vicine a un basalto marziano” che a un asteroide.

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Ciò potrebbe significare che i corpi rocciosi un tempo facevano parte di Marte e probabilmente furono lanciati in orbita da un impatto massiccio.

– Estensione della missione –

Il primo ministro degli Emirati Arabi Uniti, lo sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum, ha twittato che l’indagine “confuta” la teoria secondo cui la luna era una volta un asteroide.

Invece, ha mostrato che la luna era una volta parte di Marte e poi “separata da esso milioni di anni fa”, in modo simile a come si pensa che la nostra luna facesse parte della Terra, ha detto.

L’Agenzia spaziale degli Emirati Arabi Uniti ha annunciato che sta estendendo la missione per un altro anno, durante il quale Hope continuerà a volare da Deimos e raccogliere più dati.

La sonda è stata lanciata nel 2020 e ha raggiunto l’orbita di Marte nel 2021.

Ha una vista impareggiabile di Deimos perché orbita a una distanza maggiore rispetto ad altre missioni su Marte, con l’obiettivo di ottenere un quadro completo delle dinamiche meteorologiche del Pianeta Rosso.

Ciò lo avvicina molto all’ampia orbita di Deimos, che orbita a circa 23.000 chilometri da Marte.

Gli Emirati Arabi Uniti prevedono inoltre di far atterrare un rover senza equipaggio sulla luna il prossimo anno.

Giustina Rizzo

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