Roma
Mercoledì il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha criticato pubblicamente la politica della Banca centrale europea di successivi aumenti dei tassi di interesse volti a combattere l'elevata inflazione nella zona euro, affermando che rischia di danneggiare l'economia anziché aiutarla.
In un discorso pronunciato davanti al Parlamento prima del vertice europeo di Bruxelles, il primo ministro italiano ha affermato: “L’inflazione è una tassa orribile, orribile che deve essere combattuta con determinazione, ma la soluzione non è aumentare i tassi di interesse”.
Meloni non è il primo politico italiano a sollevare dubbi sulle recenti mosse della presidente della BCE Christine Largarde, che all’inizio di questa settimana ha annunciato un altro aumento dei tassi di interesse per luglio, attirando le critiche dei vice primi ministri italiani Antonio Tajani e Matteo Salvini.
Meloni ha affermato: “È giusto combattere con decisione l’inflazione, ma la ricetta semplicistica di rialzo dei tassi di interesse seguita dalla Banca Centrale Europea non sembra essere la strada giusta a molti”.
Ha inoltre sottolineato che l’aumento dei prezzi in Europa non è il risultato della crescita economica, ma piuttosto è causato da “fattori interni, in particolare la crisi energetica”.
Meloni ha aggiunto: “Il pericolo che non può essere ignorato è che il continuo aumento dei tassi possa essere una cura più dannosa della malattia”.
Tajani, che è anche ministro degli Esteri italiano, ha detto martedì che gli alti tassi di interesse mettono il Paese a rischio di recessione, attaccando la decisione di Lagarde di fare annunci politici in anticipo.
La Banca Centrale Europea ha alzato i tassi di interesse al livello più alto in oltre 20 anni all'inizio di questo mese, spingendo il tasso di interesse di riferimento della zona euro al 3,5% e annunciando un altro aumento per il mese prossimo.
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