L’Italia sta studiando una nuova strategia energetica mentre l’Unione Europea svela i piani per ridurre la dipendenza dal gas russo

L’Italia sta studiando una nuova strategia energetica mentre l’Unione Europea svela i piani per ridurre la dipendenza dal gas russo

Massimo Civile
Stampa televisiva, Roma

Con il conflitto russo-ucraino che aumenta di giorno in giorno, i paesi europei stanno cercando di trovare il modo di liberarsi dalla dipendenza dal gas russo.

L’Italia importa gas dalla Russia da oltre 50 anni. Le sue importazioni di gas da Mosca rappresentano attualmente circa il 40% della sua domanda totale.

Ma il ministro dell’Energia Roberto Cingolani ha dichiarato martedì che Roma potrebbe farcela senza il gas russo se il presidente Vladimir Putin decidesse di interrompere le forniture in risposta alle sanzioni e alla vendita di armi all’Ucraina.

L’Italia sta valutando una nuova strategia energetica che includa la costruzione di uno o due impianti di GNL, l’aumento della capacità di rigassificazione da gas a gas e la riduzione della dipendenza dai gasdotti. Il governo italiano ritiene che potrebbero volerci dai 24 ai 30 mesi per raggiungere i suoi obiettivi.

Poiché l’Unione Europea ha lanciato piani per ridurre drasticamente le sue importazioni di gas russo nel 2022, l’Unione Europea ha pubblicato martedì piani per ridurre di due terzi la dipendenza dal gas russo entro la fine di quest’anno.

Il blocco ha importato 155 miliardi di metri cubi di gas naturale dalla Russia l’anno scorso, l’equivalente della metà delle sue importazioni di gas.

L’Unione Europea intende creare le proprie risorse energetiche accelerando la diffusione delle energie rinnovabili, dei biocarburanti e dell’idrogeno. Tuttavia, per ora e nel prossimo futuro, Bruxelles dovrà trovare nuove fonti di gas e impegnarsi a ridurre i consumi energetici riducendo il consumo di energia.

Celestino Traglia

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