Senato italiano concordato Venerdì per vietare la visualizzazione di annunci con contenuti discriminatori, discriminatori o contro l’aborto in qualsiasi punto dell’intera infrastruttura di trasporto.
La nuova ordinanza sui trasporti e le infrastrutture vieterà la pubblicità nei luoghi pubblici vista per stereotipare donne, minoranze etniche o gruppi religiosi, nonché qualsiasi pubblicità che discrimini l’identità o l’orientamento di genere. La mossa segue l’abrogazione di un disegno di legge simile in Parlamento la scorsa settimana che avrebbe classificato il trattamento discriminatorio di qualsiasi membro della comunità LGBTQ+ come crimine d’odio.
Il cambiamento è stato accolto con una serie di critiche da parte degli oppositori di estrema destra, compresi i manifestanti anti-aborto, poiché il nuovo decreto avrebbe impedito loro di affiggere manifesti con messaggi anti-aborto. ProVita è una delle grandi organizzazioni anti-aborto che pubblicizza costantemente in questo modo, incluso l’uso di immagini offensive nel tentativo di dissuadere le donne dall’abortire. Sostengono che le loro campagne non dovrebbero essere vietate con la nuova legge.
Il voto al Senato è passato giovedì con 190 voti favorevoli e 34 voti favorevoli, con un “voto di fiducia” che comporta l’approvazione dell’emendamento. La logica centrale alla base dell’attuazione del divieto è che i manifesti per le strade e nei trasporti “danneggiano la libertà individuale”. La deputata Alicia Rota, membro della Camera dei Rappresentanti, è uno dei senatori che hanno approvato gli emendamenti. In una dichiarazione, ha affermato che i cartelloni pubblicitari raffiguranti le donne in modo sessista “umiliano le donne” e accoglie con favore tale censura per “promuovere una cultura del rispetto”.