Il presidente filippino Ferdinand Marcos Jr. ha affermato che il trattato di mutua difesa con gli Stati Uniti verrà attivato se un soldato filippino verrà ucciso in un attacco da parte di una potenza straniera. Queste dichiarazioni arrivano nel contesto delle crescenti misure coercitive della Cina nel Mar Cinese Meridionale.

Marcos ha parlato lunedì con i giornalisti a Manila al suo ritorno dagli Stati Uniti, dove ha incontrato i leader di Giappone e Stati Uniti nel loro primo vertice trilaterale.

Marcos ha affermato che le Filippine rafforzeranno la cooperazione in materia di sicurezza con i suoi alleati e partner. Ha detto che negli ultimi anni il Paese è stato esposto ad azioni illegali, aggressive e irresponsabili nel Mar Cinese Meridionale.

Marcos ha affermato che il trattato di mutua difesa con gli Stati Uniti scatterebbe se un soldato filippino venisse ucciso in un attacco da parte di una potenza straniera – indicando che si aspetta una risposta militare statunitense anche se un tale attacco proviene da entità non militari, come Guardia Costiera. e navi del settore privato.

Marcos ha anche fatto riferimento ad un accordo che la precedente amministrazione filippina avrebbe concluso con la Cina. Credeva che si trattasse di mantenere lo status quo tra i due paesi.

Marcus ha detto che la sua squadra sta cercando di verificare se esiste un simile accordo. Lo ha denunciato come un accordo “segreto” perché non era stato annunciato.

Marcos ha promesso che se davvero ci fosse stato un accordo del genere, lo avrebbe annullato.