Mediobanca, grande investitore Del Vecchio arriva a tregua sui cambi regolamentari

Mediobanca, grande investitore Del Vecchio arriva a tregua sui cambi regolamentari

La sede italiana di Mediobanca a Milano, 8 novembre 2019. REUTERS / Flavio Lo Scalzo / File Photo

MILANO (Reuters) – Mediobanca (MDBI.MI) ha sostenuto venerdì la richiesta del suo principale azionista Leonardo Del Vecchio di far cadere una norma relativa alla riservazione fino a tre consiglieri per gli amministratori della banca commerciale italiana.

Del Vecchio ha accolto con “profondo sollievo” la decisione, ritirando a sua volta una seconda proposta di modifica dello statuto della società, criticata dal consiglio di amministrazione di Mediobanca.

Mediobanca ha anche lamentato che Del Vecchio non ha discusso le proposte della società che voleva sottoporre agli azionisti all’assemblea del 28 ottobre, ignorando quella che è considerata una pratica standard per le società quotate.

Del Vecchio il mese scorso ha proposto di modificare le regole di governance di Mediobanca per rendere il consiglio di amministrazione più diversificato e indipendente dal management, nella sua prima mossa formale per anticipare i cambiamenti nel gruppo da quando è diventato il più grande investitore singolo. Per saperne di più

L’86enne fondatore del colosso degli occhiali Luxottica ha acquistato il 19% di Mediobanca dopo aver ottenuto l’autorizzazione dai regolatori europei a condizione di non interferire con la gestione della banca.

Del Vecchio è stato in passato critico nei confronti della strategia dell’amministratore delegato di Mediobanca Alberto Nagel, anche se ha elogiato il recente piano industriale di Nagel.

I due sono stati anche coinvolti in una lite sulla governance presso Generali (GASI.MI), il più grande assicuratore italiano, dove investono sia Del Vecchio che Mediobanca.

Mediobanca ha affermato che mentre la società ha beneficiato dell’avere dirigenti senior tra i suoi amministratori, questo era un requisito legale che intendeva rimuovere il prossimo anno alla luce delle discussioni con gli investitori istituzionali e le società di consulenza per gli azionisti.

Mediobanca ha criticato la seconda proposta di Del Vecchio, che secondo lui rischia di penalizzare gli investitori istituzionali che possiedono metà di Mediobanca.

La holding di Del Vecchio, Delfin, ha dichiarato venerdì sera che ritirerà la proposta per evitare di confondere gli investitori, dato che il consiglio di Mediobanca ha deciso di presentare una proposta alternativa se l’offerta di Del Vecchio fosse stata respinta.

Attualmente la maggioranza degli amministratori di Mediobanca proviene dalla lista più votata dagli azionisti, con due seggi riservati alla seconda lista più votata.

Del Vecchio ha proposto di aumentare a tre o quattro il numero dei seggi riservati alle liste di minoranza, che nominerebbero un amministratore in base al numero di voti, purché venga superata la soglia del 5%.

Secondo la proposta alternativa del consiglio di amministrazione di Mediobanca, un quinto dei membri del consiglio proverrà da liste di minoranza, con almeno un seggio riservato a rappresentanti di investitori istituzionali. La soglia del 5% sarà ridotta al 2%.

“Delfin è stata finalmente in grado di avviare un processo per migliorare la gestione di Mediobanca… per aumentare la responsabilità del management”, ha affermato Delfin.

“Alla luce di questa fondamentale constatazione, mentre Delfin ritiene preferibile la sua proposta… è nel migliore interesse della Banca e dei suoi azionisti… che la proposta del Consiglio di Amministrazione sia rivolta solo agli azionisti”.

Copertina di Gianluca Cimraro e Valentina Za a Milano Scrittura di Valentina Za Montaggio di Louise Heavens e Matthew Lewis

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Melania Cocci

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