Migranti: Bosnia 3000 che vaga nei boschi e al freddo – l’ultima ora

Migranti: Bosnia 3000 che vaga nei boschi e al freddo – l’ultima ora

(ANSAMED) – Sarajevo, 28 dic. – Circa 3.000 migranti vagano all’aperto ed esposti al freddo invernale nel nord-ovest della Bosnia ed Erzegovina, dormendo nelle foreste e in ripari di fortuna con temperature ben al di sotto dello zero per denunciarli e parlare del pericolo di “una catastrofe umanitaria”. Peter van der Auverart era a capo della missione nel paese balcanico dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM).

Nelle dichiarazioni a Balkan Radio N1, il funzionario dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni ha affermato che si tratta di rifugiati, circa un migliaio di sfollati del campo Liba vicino a Bihac, distrutto da un imponente incendio che gli stessi migranti hanno acceso nei giorni scorsi dopo la notizia della chiusura. Dalla città delle tende. A loro si sono aggiunti altri duemila profughi della cosiddetta rotta balcanica, che da tempo vagavano per la regione nel costante tentativo di attraversare il vicino confine con la Croazia e proseguire il viaggio verso i paesi dell’Europa occidentale. “Siamo di fronte a una catastrofe umanitaria”, ha detto Van der Auverart, il quale ritiene che l’Organizzazione internazionale per le migrazioni abbia i mezzi per creare un nuovo campo profughi nella zona.

Nei giorni scorsi si è deciso di chiudere il campo Leba per rinnovarlo e adattarlo alle condizioni invernali, per renderlo un centro stabile di accoglienza per immigrati. Tuttavia, gli ospiti in segno di protesta hanno appiccato il fuoco alla maggior parte delle tende del campo. Tuttavia, il loro trasferimento programmato nell’altro campo di Bihac deve ancora avvenire, tra l’altro, a causa della forte opposizione dei residenti locali, che da mesi protestano contro la presenza dei migranti, fonte di insicurezza e violenza. Secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni, la situazione è diventata estremamente critica ed è necessaria un’azione urgente per evitare che si verifichi in un vero disastro umanitario.

Secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni, ci sono attualmente circa 8.000 immigrati illegali in Bosnia ed Erzegovina. (Ansamed).

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