Fonti delle agenzie umanitarie internazionali dicono che tra 6.000 e 10.000 persone sono in attesa di essere trasportate in salvo.
Migliaia di sopravvissuti agli attacchi coordinati nella città settentrionale del Mozambico di Palma hanno raggiunto Pemba, la capitale della provincia, in barca, secondo fonti cittadine.
I combattenti ribelli hanno fatto irruzione a Palma la scorsa settimana, una città di circa 75.000 abitanti nella provincia di Cabo Delgado, sede di un progetto di gas multimiliardario costruito dalla società francese Total e da altre società energetiche.
La Sea Star, una grande nave passeggeri, è arrivata domenica a Pemba con circa 1.400 persone a bordo, la maggior parte dei quali lavoratori, compresi i dipendenti di Total.
Un’altra nave è arrivata a Pemba domenica pomeriggio ed è stata rilasciata lunedì mattina, secondo un funzionario di un’agenzia umanitaria internazionale operante in città.
La polizia e l’esercito hanno isolato l’area e limitato l’accesso all’area in cui erano sbarcate le barche.
Fonti di un’agenzia umanitaria internazionale dicono che tra le seimila e le diecimila persone sono in attesa di essere portate in salvo, a seguito del raid a Palma, iniziato mercoledì scorso.
Il governo ha detto che dozzine di persone sono rimaste uccise nell’attacco, di cui sette hanno subito un’imboscata durante un’operazione per evacuarle da un hotel dove si erano rifugiate.
L’attacco è il più vicino al progetto principale del gas dallo scoppio della ribellione nel nord del Mozambico nell’ottobre 2017.
L’attacco ha costretto i lavoratori stranieri e la gente del posto a cercare un riparo temporaneo in una stazione di servizio pesantemente sorvegliata situata nella penisola di Avongi, a 10 chilometri (sei miglia) da Palma, sulla costa dell’Oceano Indiano, a sud del confine con la Tanzania.
Migliaia di persone rimangono bloccate ad Avongi e alcuni dovrebbero arrivare con barche più piccole domenica notte e lunedì presto.
Il ministero della Difesa del Mozambico ha dichiarato domenica scorsa che le forze di sicurezza “hanno rafforzato la loro strategia operativa per contenere gli attacchi criminali dei terroristi e ripristinare la normalità a Palma, dopo aver implementato misure pratiche incentrate principalmente sul salvataggio di centinaia di cittadini negli ultimi tre giorni”.
Pemba pullula già di centinaia di migliaia di altri sfollati a causa della rivolta armata, che ha costretto quasi 700.000 sfollati dalle loro case in tutta la vasta provincia.
L’incursione violenta calcolata ha rotto un intervallo di tre mesi negli attacchi attribuiti ampiamente alle tattiche di controinsurrezione e alla stagione delle piogge da gennaio a marzo.