Martedì un giudice italiano ha stabilito che due dipendenti dell'agenzia delle Nazioni Unite non potevano essere processati in relazione al caso Deceduti Un ambasciatore italiano, la sua guardia del corpo e un autista nella Repubblica Democratica del Congo, secondo il quotidiano rom Fatou Quotidiano. Durante l'udienza preliminare, il giudice Marisa Musetti ha accertato che i dipendenti dell'agenzia delle Nazioni Unite godevano dell'immunità diplomatica, impedendo qualsiasi procedimento giudiziario italiano.
La questione è sorta con il 2021 Deceduti L'Ambasciatore italiano nella Repubblica Democratica del Congo, Luca Attanasio, la sua guardia del corpo, Vittorio Iacovacci, e l'autista, Mustafa Milambo. I tre sono stati uccisi durante un fallito tentativo di rapimento mentre erano in viaggio verso un progetto del Programma alimentare mondiale. Nel 2023, un tribunale militare locale condannato I sei uomini responsabili dell'attacco avvenuto vicino al Parco Nazionale Virunga, nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo. La Corte Condannato I sei uomini sono stati condannati all'ergastolo per il loro ruolo negli omicidi.
La Procura di Roma aveva chiesto il rinvio a giudizio di Rocco Leone e Mansur Lugoro Rwaza, due persone che al momento dell'attacco erano rispettivamente vice capo del Programma alimentare mondiale nella Repubblica Democratica del Congo e ufficiale della sicurezza. L'accusa ha accusato Leon e Rwaza di negligenza nell'organizzazione del viaggio e ha cercato di ritenerli responsabili dell'uccisione di Attanasio e del suo convoglio.
Nella sua sentenza emessa martedì a Roma, Mosetti ha confermato che i due uomini, in quanto dipendenti di un'agenzia delle Nazioni Unite, godevano dell'immunità diplomatica e erano quindi protetti da procedimenti penali. Un avvocato del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale aveva affrontato la questione dell'immunità nel corso di a Sessione del 24 gennaio. Sebbene ci fossero alcune domande sulla procedura corretta per comunicare l’immunità – a cui l’OTP ha cercato di attingere nelle sue argomentazioni – l’avvocato alla fine ha esortato la corte a garantire l’immunità per i dipendenti delle Nazioni Unite.
Salvatore Attanasio, il padre di Attanasio, ha detto martedì al Fatto Quotidiano che la sentenza della corte è stata un esito amaro annunciato pochi giorni prima del terzo anniversario dell'omicidio di suo figlio. La Procura di Roma ha detto che intende presentare ricorso.