Ange Capuzzo difende il posto dell'Italia nel Sei Nazioni prima della prova con la Francia

Ange Capuzzo difende il posto dell'Italia nel Sei Nazioni prima della prova con la Francia

Tolosa – Ange Capuzzo è noto per i suoi attacchi offensivi sulla linea laterale, ma il terzino italiano ha mostrato un altro lato del suo gioco quando è intervenuto per difendere il record italiano del Sei Nazioni.

Dopo due sconfitte nelle partite iniziali, l'Italia si dirigerà a Lille il 25 febbraio per affrontare la Francia e affrontare la prospettiva di aggiungere un altro cucchiaio di legno del Sei Nazioni ai 18 che si è assicurata da quando si è iscritta al torneo nel 2000.

Senza dubbio, un ulteriore fallimento alimenterebbe le argomentazioni dei critici che mettono in dubbio il loro diritto a un posto automatico nella massima competizione internazionale europea, davanti a paesi come Georgia e Portogallo.

“Il Sei Nazioni è sempre stato un campionato chiuso, quindi non dovrebbe esserci alti e bassi”, ha detto il 24enne Capuzzo.

“È una rivalità molto antica, e chiederei agli esperti di guardare gli archivi per vedere quali periodi bassi hanno avuto alcuni paesi. La Francia in particolare, e la Scozia.”

Le statistiche non sono clementi con gli italiani: delle 120 partite giocate finora in questa stagione, l'Italia ne ha vinte solo 13 e ne ha pareggiata una.

Secondo Statista, questo è il record peggiore di qualsiasi paese nel torneo, seguito dalla Scozia, che ha vinto 39 delle prime 120 partite.

“Sì, l’Italia è nel Sei Nazioni da poco più di 20 anni”, ha aggiunto Capuzzo.

“Può sembrare molto tempo, ma è anche un tempo molto breve in termini di esperienza in questa competizione.

“Non è sufficiente creare una vera politica, un vero cambiamento culturale nel nostro Paese… far entrare prima i bambini nelle scuole di rugby, per portare più gente negli stadi.

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“È un processo che richiede tempo, e credo che da dove è partita l’Italia, la strada per arrivare dove siamo oggi sia stata lunga e difficile”.

L’Italia ha faticato ai Mondiali del 2023, perdendo 60-7 contro la Francia e perdendo in maniera umiliante per una squadra di altissimo livello, 96-17, contro la Nuova Zelanda.

Nonostante ciò, il giocatore del Tolosa insiste che la Coppa del Mondo sia stata l'apice della sua carriera.

“Anche se ci sono volute tantissime energie a livello fisico e psicologico, rimane un momento eccezionale nella carriera del giocatore e ne ho solo bei ricordi”, ha detto Capuzzo, per il quale quelle grandi sconfitte furono preziose. .

“Ci fa crescere nel nostro approccio al nostro sport, nella nostra preparazione e nella nostra motivazione.”

La nuova realtà italiana, sotto la guida del tecnico Gonzalo Quesada, ha avuto un inizio incoraggiante guidando l'Inghilterra alla finale di Roma prima di perdere 27-24 nella partita di apertura del Sei Nazioni.

Cinzia Necci

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