La domanda che tutti si pongono è questa: come potrebbero alcuni folcloristi entrare in Campidoglio come se nulla fosse successo? C’è stata una palese violazione della sicurezza o qualcuno ha “facilitato” l’ingresso a Capitol Hill di sostenitori del presidente Trump in difficoltà? ItAgenzia di stampa Per chiarire, ha rivelato che tre giorni prima che i sostenitori del miliardario facessero irruzione al Congresso, il Pentagono aveva chiesto alla polizia del Campidoglio se avevano bisogno del supporto della Guardia Nazionale. Mentre la folla stava per prendere d’assalto il centro politico della democrazia americana, il Dipartimento di Giustizia si è offerto di schierare agenti dell’FBI. In entrambi i casi, le forze di polizia del Campidoglio hanno rifiutato l’assistenza fornita. Dunque diventa chiaro che, nonostante il presagio di una possibile ribellione, era noto da tempo, la polizia sottovalutava le rivolte avvenute sul posto.
Il capo della polizia della capitale si dimette
Pertanto, le dimissioni sono inevitabili. Come riportato dall’agenzia Adnkronos, Capo della polizia del Campidoglio, Stephen SoundSi dimetterà dopo un’ondata di critiche all’amministrazione della sicurezza durante un raid contro i manifestanti pro-Trump al Congresso. Secondo vari media statunitensi, le dimissioni di Sund inizieranno il 16 gennaio. In precedenza, il presidente della Camera Nancy Pelosi aveva chiesto esplicitamente le dimissioni di Sund, che tuttavia ha difeso il lavoro dei suoi agenti, e li ha identificati.eroicoNegli scontri oltre al veterano Ashley BabbittAltre tre persone sono morte, tra cui un ufficiale di polizia del Campidoglio che è morto per le ferite riportate negli scontri di mercoledì con i manifestanti pro-Trump. Il Corpo di polizia di sicurezza di Capitol Hill ha riferito che l’ufficiale era stato convocato Brian D. Siknick È morto giovedì alle 21:30. È in servizio dal 2008. SicknickÈ rimasto ferito durante scontri fisici con i manifestanti“In seguito è crollato ed è stato portato in ospedale”, si legge in un comunicato ufficiale.
L’incredibile attacco al Campidoglio e le falle di sicurezza
Restano molti dubbi e domande aperte su ciò che è accaduto l’altro giorno a Washington, DC. Come spiega Lorenzo Vita Dall’internoIl primo dubbio riguarda i numeri. C’erano molti manifestanti pro-Trump, certo, ma non era una folla barbara che non poteva essere fermata. I servitori del sistema di Capitol Hill si presentarono subito pochissimi, anche per il numero di sostenitori che marciarono verso il Campidoglio. Questo ci fa pensare soprattutto perché qualche settimana fa ci si aspettava qualcosa a Washington. In breve, i buchi di sicurezza erano evidenti. Le indagini sono ancora in corso, ma alcune immagini parlano da sole. Sui social sono apparse foto e video della polizia con poca intenzione di fermare i rivoltosi, come se l’ordine ricevuto fosse il soft line command.