Boom di esportazione di prodotti tv per il Regno Unito

Boom di esportazione di prodotti tv per il Regno Unito

Nel corso del 2020 i dati non possono ingannare, dal momento che si tratta della fantasmagorica fcifra di 1,48 miliardi di sterline. I programmi più venduti, senza alcun tipo di adattamento, corrispondono a Downton Abbey, Planet Earth e a Doctor Who. Basti pensare come, da soli, questi tre prodotti tv sono stati in grado di garantire addirittura il 70% dell’export totale, andando ad abbattere quota 1 miliardo di sterline e rappresentando una vera e propria miniera d’oro per il settore nel Regno Unito.

Non sono chiaramente gli unici adattamenti internazionali di format che sono stati realizzati nel Regno Unito che hanno avuto un successo su tanti altri mercati in tutto il mondo, come svelato grazie alla ricerca portata avanti dal casinò online di Betway. È impossibile non fare riferimento anche a fenomeni del calibro di Love Island piuttosto che di Come Dine With Me, che si trovano in seconda posizione in questa particolare classifica, totalizzando insieme la bellezza di 160 milioni di sterline e rappresentando ben l’11% sui dati totali relativi alle vendite.

Gli show ancora più popolari della versione originale

Sul blog L’insider è stata pubblicata un’indagine davvero molto completa e approfondita che riguarda proprio il fenomeno legato al successo delle serie tv del Regno Unito. Ci sono alcuni show che, tra le altre cose, sono stati in grado addirittura di raggiungere un successo maggiore in confronto a quanto è stato fatto dalla versione originale.

Qualche esempio? The Office US è indubbiamente una testimonianza perfetta in tal senso. Basti pensare come la stagione iniziale di sei episodi di questo show corrispondeva alla sceneggiatura originale pensata per il mercato britannico, ma in che non si dica i produttori americani avevano intuito come, per potersi adeguare alle abitudini ed esigenze del pubblico locale, serviva sfruttare uno script pensato solo ed esclusivamente per gli Usa.

Una scelta che diede l’impulso alla realizzazione della seconda stagione, comprensiva di ben 22 episodi, che fu seguita da altre nove stagioni, in grado di far registrare dei dati veramente impressionanti. Anche il format “Chi vuol essere milionario” ha seguito idealmente la medesima strada, ottenendo un successo ancora più impressionante fuori dai confini britannici.

Il futuro dei programmi tv inglesi? Sarà sempre roseo!

Le ultime stime che hanno ad oggetto il futuro del settore entertainment e media, chiaramente sul mercato inglese, sono particolarmente rosee e positive. Non a caso, è previsto un buon aumento nel corso dei prossimi cinque anni: teoricamente, infatti, si dovrebbe passare da un fatturato pari a 71,3 miliardi di sterline di quest’anno fino agli 87,9 miliardi che sono previsti per il 2025.

Un vero e proprio processo di crescita degli abbonamenti ai servizi di video on demand, che proseguirà senza particolari intoppi anche nel corso dei prossimi anni. Tra l’altro, le stime parlano anche di come gli abbonamenti a livello globale dovrebbe toccare quota 1.495 miliardi entro il 2026 ed è un’altra notizia accolta con molto favore nel Regno Unito, dal momento che i vari portali on demand, al momento, si possono considerare come una fetta pari al 38% di tutto il dato complessivo delle vendite a livello mondiale.

Tra i mercati più floridi per l’esportazione di prodotti tv dal Regno Unito troviamo indubbiamente, in primo luogo, gli Stati Uniti e, in modo specifico, un po’ tutto il Nord America. In realtà, però, subito dopo, in questa particolare classifica, arriva anche l’Europa, anche se si tratta di uno scenario che, dal punto di vista potenziale, potrebbe subire una folte serie di cambiamenti per colpa della Brexit e dei suoi effetti a breve, medio e lungo termine.

Fino Neri

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