Il predecessore di Draghi potrebbe lasciare l’alleanza italiana per gli aiuti all’Ucraina

Il predecessore di Draghi potrebbe lasciare l’alleanza italiana per gli aiuti all’Ucraina

(Bloomberg) – L’ex primo ministro italiano Giuseppe Conte sta valutando la possibilità di ritirarsi dalla coalizione di Mario Draghi, secondo persone che hanno familiarità con la questione, poiché il sostegno del governo all’Ucraina smantella il più grande partito in parlamento.

Mentre la divisione probabilmente lascerà Draghi con la maggioranza in entrambe le camere del parlamento italiano, gli renderà anche difficile portare avanti i suoi piani di riforma dell’economia e respingere le richieste di altri partner della coalizione. Discutendo le deliberazioni segrete, il popolo, che ha chiesto di non essere nominato, ha affermato che il Movimento Cinque Stelle di Conte continuerà a sostenere le decisioni del governo ad hoc.

Il Five Star si è classificato al primo posto alle elezioni italiane del 2018, ma da allora è diminuito drasticamente nei sondaggi di opinione ed è stato lacerato da divisioni interne sul forte sostegno di Draghi al governo di Kiev. Mentre Draghi martedì si è impegnato a continuare a fornire assistenza e a difendere il regime sanzionatorio dell’Unione Europea, il 57enne Conte ha invitato il governo a concentrarsi sul rilancio dei colloqui di pace e sull’interruzione delle consegne di armi.

Un portavoce di Conte non ha risposto a una richiesta di commento.

Con le elezioni in arrivo il prossimo anno, Conte sta cercando di differenziarsi dai suoi rivali politici che rimangono all’interno della coalizione Draghi e dallo sfruttamento degli aiuti militari da parte dell’opposizione tra gli elettori. Questa situazione ha però diviso anche lo stesso Cinque Stelle, visto che il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, l’ex leader, dovrebbe lasciare il partito non appena martedì sera per mantenere il suo sostegno a Draghi e preservare la sua posizione nel governo.

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È probabile che Di Maio mantenga il sostegno di Draghi anche se creerà un nuovo partito.

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Ben un quarto dei parlamentari Five Star ha indicato che si uniranno al nuovo gruppo di Di Maio e rimarranno all’interno della coalizione di governo, ha detto la gente. Hanno aggiunto che Conte non prenderà una decisione definitiva sull’opportunità di scaricare Draghi finché non vedrà quanti legislatori gli rimarranno fedeli.

Sebbene Conte sia il presidente dei Cinque Stelle, non è un ministro del governo né un legislatore e la sua iniziativa potrebbe rimanere nelle sue mani se altri funzionari di partito decidessero che è più importante sostenere la stabilità del governo.

Se Conte si fa da solo, aumenterà la pressione anche su Matteo Salvini, il capo della Lega di destra, che ha più volte criticato la presa di posizione di Draghi su tutto, dall’Ucraina all’economia. Secondo i media italiani, Salvini ha giocato con l’idea di ritirarsi dalla coalizione nel tentativo di rilanciare il suo debole sostegno nei sondaggi d’opinione.

Lo spread tra i rendimenti obbligazionari italiani a 10 anni e quelli tedeschi si è ristretto martedì a 192 punti base, il più basso in cinque settimane, dopo aver superato i 240 punti base all’inizio di questo mese dopo che la Banca Centrale Europea aveva annunciato che avrebbe iniziato ad aumentare i tassi di interesse il mese prossimo.

© Bloomberg LP 2022

Melania Cocci

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