Gran Bretagna, Italia e Finlandia sono diventati sabato gli ultimi paesi a sospendere i finanziamenti all'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA), in seguito alle accuse secondo cui i loro dipendenti erano coinvolti negli attacchi di Hamas contro Israele il 7 ottobre, ha riferito Reuters.
L’UNRWA è stata fondata per aiutare i rifugiati della guerra del 1948 alla fondazione di Israele e fornisce servizi di istruzione, sanità e aiuti ai palestinesi di Gaza, Cisgiordania, Giordania, Siria e Libano. Aiuta circa due terzi della popolazione di Gaza, che conta 2,3 milioni di abitanti, e ha svolto un ruolo fondamentale negli aiuti durante l'attuale guerra.
Stati Uniti, Australia e Canada avevano già sospeso i finanziamenti all'agenzia umanitaria dopo che Israele aveva dichiarato che 12 dipendenti dell'UNRWA erano coinvolti nell'attacco transfrontaliero. L'agenzia ha aperto un'indagine su alcuni dipendenti che hanno interrotto i loro rapporti con loro.
Il Ministero degli Esteri britannico ha affermato di aver temporaneamente sospeso i finanziamenti all’UNRWA fino a quando le accuse non saranno state riviste, e ha osservato che Londra ha condannato gli attacchi del 7 ottobre e li ha descritti come terrorismo “atroce”.
“Il governo italiano ha sospeso i finanziamenti all'UNRWA dopo il brutale attacco contro Israele del 7 ottobre”, ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani sulla piattaforma social X.
Anche la Finlandia ha dichiarato di aver sospeso i finanziamenti.
Alti funzionari palestinesi e il movimento Hamas hanno criticato la decisione presa da alcuni paesi occidentali di sospendere i finanziamenti ai palestinesi da parte dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei palestinesi, e hanno chiesto un’immediata inversione di rotta, che comporta “grandi” rischi, Al Lo ha riferito Jazeera.
Il segretario generale dell'Organizzazione per la Liberazione della Palestina, Hussein Al-Sheikh, ha dichiarato sabato che la decisione dei paesi “comporta grandi rischi politici e umanitari”.
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L'ufficio stampa di Hamas ha dichiarato in un post sull'applicazione Telegram: “Chiediamo alle Nazioni Unite e alle organizzazioni internazionali di non arrendersi alle minacce e ai ricatti” di Israele.
Israele ricorre da tempo alla propaganda, dalla quale le potenze occidentali si lasciano facilmente ingannare.
Quando Israele fece irruzione nell’ospedale Al-Shifa nel novembre dello scorso anno, affermò che il posto era una copertura per un’operazione militare di Hamas.
Un portavoce americano ha poi rifiutato di commentare la questione, affermando che non esisteva alcun organismo indipendente in grado di verificare alcuna delle affermazioni di Israele.