Sei adolescenti francesi sono stati condannati in relazione alla decapitazione dell’insegnante Paty nel 2020

Sei adolescenti francesi sono stati condannati in relazione alla decapitazione dell’insegnante Paty nel 2020

Una foto scattata il 16 ottobre 2023 mostra una targa commemorativa per l’insegnante assassinato Samuel Paty (ritratto) vicino alla scuola Bois d’Olen a Conflans Saint-Honorine, fuori Parigi. Bertrand Guay/Pool tramite Reuters/Foto d’archivio Ottenere i diritti di licenza

PARIGI, 8 dicembre (Reuters) – Un tribunale francese ha condannato venerdì sei adolescenti in relazione alla decapitazione, avvenuta nel 2020, dell’insegnante di storia Samuel Paty, la cui uccisione ha scioccato il Paese.

L’insegnante ha mostrato ai suoi studenti le caricature del profeta Maometto in una lezione sulla libertà di espressione, cosa che ha fatto arrabbiare alcuni genitori musulmani. La maggior parte dei musulmani evita le rappresentazioni dei profeti, considerandole blasfeme.

Tra le persone perseguite c’era un’adolescente che avrebbe detto ai suoi genitori che Paty aveva chiesto agli alunni musulmani di lasciare la stanza prima di mostrare le vignette.

Il tribunale l’ha ritenuta colpevole di false accuse e commenti diffamatori, poiché è stato dimostrato che in quel momento non era in classe.

Gli altri ragazzi sono stati condannati con l’accusa di aver partecipato ad un’associazione a delinquere premeditata e di aver contribuito a tendere un’imboscata.

Paty, 47 anni, è stato ucciso fuori dalla sua scuola in un sobborgo di Parigi da un aggressore di 18 anni di origine cecena, ucciso dalla polizia poco dopo l’attacco.

La corte ha ritenuto colpevoli questi adolescenti perché si riferivano all’assassino come Patti.

Louis Cailliez, l’avvocato della sorella di Patty, Michaele, ha detto ai giornalisti che la sua cliente era “soddisfatta della piena condanna”, ma era meno soddisfatta delle sentenze, che ha trovato “troppo indulgenti”.

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Dylan Salama, avvocato di uno degli adolescenti, ha detto che sebbene fosse difficile parlare di consenso in circostanze così tragiche, c’era un senso di sollievo per il suo cliente.

La condanna più dura è stata inflitta a un adolescente che è stato formalmente condannato a 6 mesi di carcere, anche se dovrebbe poter scontare questa pena a casa sotto monitoraggio elettronico.

La ragazza, giudicata colpevole di false accuse e commenti diffamatori, è stata condannata a 18 mesi di reclusione con sospensione della pena e messa in libertà vigilata per due anni.

Tutti e sei gli adolescenti hanno sospeso la pena loro comminata dopo una severa serie di misure di libertà vigilata per due o tre anni.

Un altro processo legato all’omicidio di Patty, questa volta con la partecipazione di adulti, è previsto per la fine del prossimo anno.

(Segnalazione di Juliette Gabkhero e Clotaire Achi – Preparato da Mohamed per il Bollettino arabo) Scritto da Dominique Vidalon. A cura di Sudip Kar Gupta e David Gregorio

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Sergio Venezia

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