Una valutazione comparativa della trasformazione digitale in Italia

Una valutazione comparativa della trasformazione digitale in Italia

Dakulti ha illustrato il suo piano d'azione seguito dalle iniziative da attuare in preparazione al giubileo. Si passa poi alla parte degli appalti tecnologici, secondo il nuovo Codice Appalti sulla piattaforma Consip, che consente di portare avanti i progetti velocemente secondo i principi di una Pubblica Amministrazione trasparente, sostenibile e digitale. Da qui si potrà realizzare il vero e proprio progetto di digitalizzazione.

“Siamo partiti con l’evoluzione di un sistema di Customer Relationship Management (CRM) per gestire la relazione con i cittadini, le varie richieste e segnalazioni: chi interagisce con AMA su qualsiasi canale deve essere riconosciuto e ricevere risposte coerenti in un’ottica multicanale, ” lui dice. “Inoltre, stiamo costruendo un gemello digitale di Roma in modo che lo stato dei nostri beni sul terreno – ovvero 600.000 cassonetti – possa essere aggiornato in tempo reale sulla base degli alert. Pertanto, possiamo avvisare i nostri colleghi direttamente sui loro smartphone delle potenzialità Infine, il flusso dei report e delle attività di AMA porta a generare molti dati per il sistema SAP e, per essere più efficaci, inizieremo a gestirli utilizzando dati e business intelligence.

In realtà, l’AMA raccoglie un’enorme quantità di dati strutturati e non strutturati da fondi, veicoli di raccolta, strutture e resoconti degli utenti, e fino ad ora questi dati sono rimasti separati, gestiti da sistemi e interfacce disparati, attraverso fogli di calcolo Excel. Pertanto, la trasformazione digitale implica il passaggio graduale a una nuova piattaforma dati per raccogliere e aggregare i dati dal data Lake utilizzando sistemi di modellazione delle informazioni aziendali, quindi inserirli nelle dashboard ed eseguire analisi utilizzando la business intelligence.

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“L’obiettivo è connettere tutti i tipi di dati che influiscono sulle risorse e inserirli tutti nel gemello digitale per un’azione tempestiva”, afferma Dakulti.

L’IT come business partner è la visione che Roero ha portato a Molteni per attuare una trasformazione digitale completa che includa un cambiamento nella cultura aziendale.

“Il responsabile IT deve aggiungere valore all'azienda; non è semplicemente un responsabile IT, che gestisce server, reti e costi associati”, afferma Roero. “Il responsabile IT è il responsabile delle informazioni e dell'innovazione, che guida le applicazioni che hanno un valore diretto crescita”. Il suo contributo strategico significa, ad esempio, creare e facilitare l'efficienza dei processi, nuove linee di business e flussi di entrate.

Melania Cocci

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