Il test lunare critico della NASA, Megarocket, si è concluso prima del previsto

Il test lunare critico della NASA, Megarocket, si è concluso prima del previsto

La NASA sta cercando di risolvere il mistero del motivo per cui i motori si sono spenti solo un minuto dopo un cruciale test missilistico di otto minuti sabato (16 gennaio), prima di un lancio di prova programmato sulla luna a novembre o giù di lì.

L’agenzia stava concludendo una lunga e complessa serie di test sul missile Space Launch System, e questo test di “fuoco caldo” era l’ultimo di otto. Alcuni dei test precedenti erano Ritardo a causa di condizioni meteorologiche o problemi tecnici, Il che mette sotto pressione il programma dell’agenzia mentre cerca di inviare il missile dal suo campo di prova nel Mississippi all’area di lancio del Kennedy Space Center in Florida.

“Il team ha completato con successo il conto alla rovescia e ha acceso i due motori, ma i motori si sono fermati poco più di un minuto dopo il fuoco caldo”, ha detto la NASA in una nota. “I team stanno valutando i dati per determinare la causa dell’arresto anticipato e determineranno il percorso da seguire”.

I lavoratori fanno del loro meglio per rispettare le scadenze e la NASA non ha ancora ufficialmente spostato il lancio del test, quindi c’è ancora speranza che riusciranno a portare a termine tutto in modo sicuro e puntuale. L’agenzia è anche abile nell’adattarsi quando la situazione lo richiede. Tuttavia, la NASA deve certificare l’SLS non solo per una missione di prova, ma anche per una missione umana nel 2023 in orbita attorno alla luna. I punti di riferimento dovranno essere controllati in tempo per raggiungere la superficie lunare con gli astronauti nel 2024, come spera di fare la NASA.

Ci vorrà del tempo per scoprire cosa è successo, poiché le squadre esamineranno la fase primaria del missile testato, le apparecchiature associate ei dati risultanti; La NASA ha detto che i dati saranno ancora utili per il lavoro della missione anche se l’operazione non è stata completata completamente.

“Impareremo dalla chiusura anticipata di oggi, identificheremo eventuali correzioni se necessario, e andremo avanti”, ha detto Rick Gilbrich, direttore dello Stennis Center, nella stessa dichiarazione della NASA.

Il test del fuoco caldo è avvenuto pochi giorni prima che un altro grande cambiamento arrivasse alla NASA, ovvero L’amministrazione Joe Biden arriva in carica mercoledì (20 gennaio) e porta l’attenzione internazionale nei suoi primi 100 giorni in carica. Con la nuova amministrazione arriverà un nuovo funzionario della NASA (che sostituirà l’attuale funzionario, Jim Bridenstein) e forse un nuovo mandato all’agenzia (poiché alla maggior parte dei presidenti piace mettere il proprio timbro sullo spazio), anche se potrebbero essere necessari più di 100 giorni prima che questi vengano annunciati.

Non è chiaro, dato l’attuale contesto economico che la pandemia sta causando, quanti soldi la nuova amministrazione stanzierà per le missioni lunari e se continuerà a sparare fino al 2024 per lo sbarco – o aspetterà qualche anno. Ma la NASA ha già firmato diversi memorandum di accordo per il programma Artemis Moon con altri paesi, fornendo più carburante per mantenere il programma in corso grazie alla partecipazione e all’impegno internazionale.

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Giustina Rizzo

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