La filiale irlandese di Airbnb paga 576 milioni di euro di imposte in Italia

La filiale irlandese di Airbnb paga 576 milioni di euro di imposte in Italia

Mercoledì Airbnb ha dichiarato di aver accettato di versare denaro all’Agenzia delle Entrate italiana in relazione agli anni fiscali dal 2017 al 2021, ma non ha ammesso alcuna responsabilità.

Le autorità italiane hanno affermato che Airbnb non ha pagato le tasse su circa 3,7 miliardi di euro di redditi da locazione.

Mentre Airbnb ha affermato che non avrebbe perseguito gli host per recuperare alcuna delle tasse pagate per loro conto, ha affermato che chiunque abbia ospitato tramite la società in Italia durante il 2022 e il 2023 potrebbe non sfuggire alla punizione.

Airbnb ha dichiarato che intende richiedere informazioni agli host in Italia per l’anno scorso e quest’anno per scoprire quali tasse hanno già pagato.

“Tale accordo regola la ritenuta d’acconto sulle passività fiscali sul reddito degli host di Airbnb Ireland, comprese tasse, interessi e sanzioni per il periodo controllato”, ha osservato Airbnb in una dichiarazione mercoledì in merito all’accordo con le autorità fiscali italiane.

Airbnb ha affermato che l’accordo non include alcuna ritenuta d’acconto per il 2022 e il 2023, i cui importi potrebbero essere “significativi”.

“La Società non intende recuperare alcuna detrazione fiscale dagli host interessati per i periodi esaminati, sebbene intenda ottenere informazioni relative alle tasse sugli host già pagate per il 2022 e il 2023”, ha affermato la società.

Dal 2017 in Italia, la legge impone alle piattaforme di noleggio a breve termine che elaborano i pagamenti di riscuotere e versare l’imposta sul reddito dell’ospite e l’imposta sul turismo, tra gli altri obblighi.

Airbnb ha impugnato questa legge dinanzi ai tribunali italiani e alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE).

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Ma nel dicembre dello scorso anno, la Corte di Giustizia Europea ha stabilito che la legge europea non impedisce agli Stati membri di approvare leggi che impongono alle piattaforme di noleggio a breve termine di trattenere le imposte sul reddito dai loro host.

Airbnb ha indicato l’anno scorso che la sua filiale italiana e l’unità irlandese erano soggette a controlli fiscali in Italia, anche in relazione alla stabile organizzazione, ai prezzi di trasferimento e agli obblighi di ritenuta.

In precedenza aveva avvertito che “tali controlli potrebbero dar luogo a passività fiscali passate e future potenzialmente significative”.

Airbnb Ireland ha registrato profitti per 82,8 milioni di dollari (76,7 milioni di euro) lo scorso anno, rispetto ai 114,7 milioni di dollari del 2021. Il suo fatturato è salito a 4,2 miliardi di dollari da 2,8 miliardi di dollari.

L’azienda con sede a San Francisco impiega circa 400 persone in Irlanda.

Melania Cocci

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