ROMA (Reuters) – La popolazione italiana è scesa a meno di 59 milioni e il Paese sta invecchiando a un ritmo molto più rapido rispetto ai suoi omologhi dell’Unione Europea.
La contrazione e l’invecchiamento della popolazione è una delle principali preoccupazioni per un’economia stagnante come l’Italia perché è legata, tra le altre cose, a minore produttività, minore innovazione e bollette di lusso più elevate.
“A partire dal 1° gennaio 2022, secondo i dati preliminari preliminari, la popolazione (residente) è scesa a 58,983 milioni”, ha detto in audizione parlamentare a Roma Giancarlo Blangiardo, capo dell’istituto.
La popolazione del paese è in costante calo dal 2014, ha affermato Blangiardo, il noto demografo, con una perdita cumulativa da allora di oltre 1,36 milioni di abitanti.
“Il quadro demografico del nostro Paese è caratterizzato da una significativa crescita dell’aspettativa di vita e da un marcato calo della natalità, che porta a un più rapido invecchiamento della popolazione rispetto al resto d’Europa”, ha affermato.
A settembre, l’Istat ha previsto che l’Italia avrebbe perso quasi un quinto della sua popolazione, con una popolazione prevista in calo, in uno scenario di base, da 59,2 milioni nel 2021 a 54,2 milioni nel 2050 e 47,7 milioni nel 2070.
Invertire questa tendenza e sostenere le famiglie è una priorità dichiarata del nuovo governo di destra del premier Giorgia Meloni. Nel suo bilancio 2023, ha proposto di abbassare le tasse sulle vendite di prodotti per l’infanzia e aumentare gli assegni familiari.
(Copertura) di Elvis Armellini, montaggio di Aaron Coyoor
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