Ankara
Secondo i dati diffusi martedì, il prodotto interno lordo (PIL) nella regione OCSE è aumentato dello 0,5% nel terzo trimestre di quest’anno rispetto al trimestre precedente.
I dati dell’OCSE hanno mostrato che la crescita trimestrale nel periodo da luglio a settembre è stata allo stesso ritmo del secondo trimestre.
Tra i paesi del G7, il Pil è aumentato dello 0,6% su base trimestrale, rispetto allo 0,4% del periodo aprile-giugno, grazie all’accelerazione della crescita economica statunitense.
L’economia statunitense è cresciuta dell’1,2% nel terzo trimestre, sostenuta dai consumi privati, rispetto allo 0,5% del secondo trimestre.
I restanti paesi del G7 hanno registrato una crescita o una contrazione prossima allo zero nei tre mesi fino a settembre.
La crescita è stata piatta in Canada, Italia e Regno Unito, e dello 0,1% in Francia, mentre il PIL in Giappone e Germania si è contratto rispettivamente dello 0,5% e dello 0,1%.
“In Giappone, gli investimenti hanno frenato la crescita, riflettendo principalmente l’impatto della riduzione delle scorte; anche le esportazioni nette (esportazioni meno importazioni) hanno pesato sulla crescita a causa di un aumento del 5,0% delle importazioni di servizi nel terzo trimestre”, si legge in una nota dell’OCSE.
La crescita zero in Italia riflette un calo della domanda interna, mentre la contrazione del PIL in Germania è stata guidata da un calo dei consumi privati.
Tra gli altri paesi OCSE per i quali sono disponibili dati, Polonia e Costa Rica hanno registrato la crescita del PIL più forte rispettivamente all’1,4% e all’1,3%, seguiti da Ungheria e Messico (entrambi allo 0,9%).
Al contrario, nello stesso periodo il PIL è diminuito maggiormente in Irlanda dell’1,8% e in Finlandia dello 0,9%.
Su base annua, l’economia della regione OCSE è cresciuta dell’1,7% nel terzo trimestre del 2023, dopo una crescita dell’1,6% nel secondo trimestre.
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