Sale a sei persone il numero delle vittime dell'esplosione di una centrale elettrica in Italia

Sale a sei persone il numero delle vittime dell'esplosione di una centrale elettrica in Italia

Roma, 12 aprile 2019 (Xinhua) – È salito a sei oggi (mercoledì) il bilancio delle vittime dell'esplosione di una centrale idroelettrica in Italia, mentre i soccorritori hanno trovato altri tre corpi e un operaio è ancora disperso, secondo i vigili del fuoco.

I servizi di emergenza sono al lavoro fino a quasi dieci piani sotto il livello dell'acqua dopo l'esplosione di martedì avvenuta presso l'impianto Barge di Enel Green Power sul Lago di Soviana vicino a Bologna.

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Il portavoce dei vigili del fuoco Luca Cari ha detto all'AFP che circa 100 vigili del fuoco, tra cui 12 sommozzatori, sono rimasti sul posto giovedì.

Egli ha confermato che giovedì erano stati ritrovati due corpi, mentre l'agenzia di stampa italiana ANSA ha detto più tardi nel corso della giornata che un terzo corpo era stato recuperato.

Il governatore di Bologna Attilio Visconti ha detto mercoledì che la turbina è esplosa all'ottavo piano sott'acqua, ferendo cinque persone.

Le cause restano incerte, ma Visconti ha confermato che al nono piano si è verificato un allagamento a causa di un tubo di raffreddamento di una turbina che ha portato dentro diversi metri d'acqua.

L’incidente ha sollevato nuovi interrogativi sugli infortuni sul lavoro in Italia. Cinque persone sono morte in seguito al crollo di un edificio in un cantiere edile a Firenze lo scorso febbraio, e cinque addetti alla manutenzione sono rimasti uccisi in un incidente ferroviario lo scorso agosto.

L’unità per le energie rinnovabili del colosso energetico Enel si è impegnata a collaborare pienamente con le autorità per determinare la causa del “grave incidente”.

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Mercoledì la società ha annunciato un finanziamento di due milioni di euro per far fronte ai bisogni urgenti delle vittime e delle loro famiglie.

In precedenza aveva affermato che al momento dell'esplosione erano in corso “lavori di efficienza” eseguiti da tre subappaltatori.

“Non c’era nessun problema di sicurezza, era un intervento pianificato da settembre 2022”, ha detto ai media italiani il presidente di EGP Salvatore Bernabei.

Ha detto che si trattava di “un normale aggiornamento tecnologico che avviene nelle centrali elettriche”.

Sul caso indaga la Procura di Bologna.

Alla fine del 2021, l’Italia contava 4.646 centrali idroelettriche, principalmente nel nord del Paese, che rappresentavano oltre il 14% del consumo energetico nazionale. – Agenzia di stampa francese

Celestino Traglia

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