Un astronauta scatta foto straordinarie di un raro fenomeno di tuoni

Un astronauta scatta foto straordinarie di un raro fenomeno di tuoni

Andreas Mogensen è riuscito a catturare questa immagine dell’oggetto rosso nell’ottobre 2023.

In uno sguardo unico dallo spazio, l’astronauta dell’Agenzia spaziale europea (ESA) Andreas Mogensen ha catturato un’immagine straordinaria di un oggetto rosso, una rara scarica elettrica che raramente può essere vista dalla Terra.

Nell’ambito dell’esperimento Thor-Davis, Mogensen dedica ogni sabato a fotografare le tempeste dal punto di osservazione dell’Osservatorio Coppola della Stazione Spaziale Internazionale.

Questa dedizione ha dato i suoi frutti, dando vita alla prima immagine rilasciata dall’esperimento raffigurante un evento luminoso transitorio (TLE), un oggetto rosso situato tra 40 e 80 chilometri sopra la Terra. Questa straordinaria cattura fornisce agli scienziati preziose informazioni su questi fenomeni sfuggenti e sul loro potenziale impatto sull’alta atmosfera.

Ha scritto nella didascalia: “Oltre le nuvole c’è un mondo meraviglioso. Quello che vedi qui è una foto di un oggetto rosso sopra una nuvola temporalesca che ho scattato come parte dell’esperimento Thor-Davis dell’Università tecnica danese (DTUSpace)” il post in cui ha condiviso le foto e ha postato le foto del fenomeno anche sul suo sito X (ex Twitter).

“Gli spiriti rossi fanno parte di un raro fenomeno noto come eventi luminosi transitori, spesso abbreviati TLE, che possono apparire sopra le nuvole temporalesche. Gli spiriti rossi si formano ad un’altitudine compresa tra 40 e 80 chilometri sopra la superficie terrestre e, come potete vedere nell’immagine video dalla telecamera, ha spiegato Davis.Nel post, i goblin rossi appaiono dopo un tuono e ad un livello molto più alto.

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“La fotocamera di Davis scatta un’immagine non come una normale macchina fotografica, ma piuttosto come la retina dei nostri occhi che è sensibile ai cambiamenti di luce, permettendole di catturare l’equivalente di 100.000 immagini al secondo. Ciò riporta alla memoria il piano blu che ho catturato con la fotocamera durante la mia prima missione nel 2015.” “

Giustina Rizzo

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