James Lowe ha segnato la prima meta dell’Irlanda contro la Scozia a meno di due minuti dall’inizio della partita. Foto: Info/Fotosport
Cinque punti di discussione mentre il quadro dei quarti di finale della Coppa del mondo di rugby diventa più chiaro.
Sarà necessaria compostezza
La grazia sotto pressione è il modo in cui Ernest Hemingway definiva il coraggio, ed è esattamente ciò di cui gli All Blacks hanno bisogno Sconfiggeranno l’Irlanda in fuga nei quarti di finale la prossima settimana a Parigi.
I grandi atleti e le grandi squadre hanno una caratteristica in comune.
Non si fanno mai prendere dal panico.
Questo può essere un prodotto di abilità, dove sei molto migliore del concorrente e hai una fiducia illimitata. Pensa agli All Blacks, vincitori della Coppa del 2015, nella dura semifinale contro il Sudafrica.
Oppure può derivare dal carattere e dalla forza interiore costruiti su un’amara esperienza. Consideriamo la leadership di Richie McCaw nel 2011, che era influenzata dai ricordi oscuri della sconfitta ai quarti di finale del 2007.
Niente è garantito nel rugby a eliminazione diretta, ma per me uno degli attuali giocatori degli All Blacks più sottovalutati, il capitano Sam Cane, è vitale per le nostre possibilità di successo il prossimo fine settimana.
In più decenni di quanti ricordi raccontando di rugby, non ho mai incontrato una persona più rispettosa, moderata e tenace. Gli infortuni sono stati una rovina per lui nelle ultime stagioni, ma è pienamente in forma, come speriamo lo sia ora, ed è arrivata l’opportunità di dimostrare che è un leader da secoli.
L’Irlanda, come ha dimostrato nella vittoria per 36-14 contro una Scozia coraggiosa ma superiore, merita l’attuale classifica come squadra numero 1 al mondo.
La meticolosa precisione nei movimenti della difesa deriva da una base di attaccanti che riescono a combinare la forza bruta con una mente lucida. Il loro lavoro sul breakdown sarà la prima grande sfida degli All Blacks.
Il secondo è creare una linea difensiva dove la comunicazione e la fiducia siano ad alti livelli affinché le mosse brillantemente orchestrate da Bondi Aki e Johnny Sexton vengano lette e annullate.
Ci sono ragazzi nella squadra All Blacks, come Shannon Frizell e Ardie Savea, che prosperano nel contatto proprio come gli irlandesi, e nella backline la forma fisica di Jordie Barrett sarà vitale.
La partita di domenica mattina ha tutte le carte in regola per diventare uno degli scontri più importanti della Coppa del Mondo.
Lo scontro dei quarti di finale degli All Blacks contro l’Irlanda sarà probabilmente uno dei più grandi test della Coppa del Mondo. Foto/Fotosport
Se mai c’è stata una prova evidente di totale inettitudine nel rugby mondiale, è sicuramente il triste fatto che due delle quattro migliori squadre del mondo non raggiungeranno le semifinali in Francia.
La lotteria del 2023 si è tenuta quattro anni fa. All’epoca, era logico che Inghilterra e Galles, che avevano raggiunto le semifinali in Giappone nel 2019, fossero dall’altra parte della classifica rispetto al Sud Africa e agli All Blacks.
Ma dal 2019, Eddie Jones ha lavorato in Inghilterra come demolitore per 1,6 milioni di dollari all’anno. Entrando in questa coppa, l’Inghilterra era al sesto posto nel mondo e il Galles al settimo. L’Irlanda era al primo posto e la Francia al secondo.
Ma poiché il sorteggio è stato sorteggiato molto tempo fa, le quattro grandi squadre – Irlanda, Francia, Sud Africa e Nuova Zelanda – si sfideranno nei quarti di finale.
La Francia affronterà gli Springboks nei quarti di finale il prossimo fine settimana.
Se gli All Blacks riusciranno a battere l’Irlanda nei quarti di finale, la Nuova Zelanda affronterà il Galles o l’Argentina in semifinale. Possono succedere cose strane nelle partite a eliminazione diretta, ma se gli All Blacks vincono i quarti di finale il prossimo fine settimana, scommetti sulla vittoria della semifinale.
La vergogna è l’unica parola
L’immeritata vittoria dell’Inghilterra per 18-17 a Lille contro Manu di Samoa sarà ricordata per sempre come l’arbitro più audace di sempre in una Coppa del Mondo.
Dopo che il terzino delle Samoa Duncan Paia’aua ha segnato una meta al 32′ e Lima Sopoaga ha provato a trasformarsi, l’arbitro irlandese Andrew Brace ha annullato la decisione.
Un collega irlandese, Brian McInnes, l’ufficiale di gara televisivo, ha trascorso quattro minuti correndo e riproducendo un video di una gara a mezz’aria per la palla prima della meta. Poi ha detto a Bryce che aveva deciso che non era un appuntamento. Se mai c’è stato un motivo per cui l’arbitro ha l’ultima parola, questo è uno di questi. Ma Bryce si arrese. Non è stata l’unica chiamata strana che ha fatto. Anche Stephen Jones del Sunday Times di Londra ha scritto: “Rimani a grattarti la testa con l’amministrazione”.
La Francia è stata mortale quasi quanto l’arbitro
C’era molto del vecchio stile francese nella distruzione dell’Italia nel 60-7 a Lione.
Ma è anche interessante in un certo senso chiedersi quanto possano essere cattivi i cannelloni, dato che l’arbitro inglese Carl Dixon deve averli serviti una volta in un ristorante italiano.
Ci deve essere qualche ragione per cui Dixon ha ritenuto che solo una squadra, l’Italia, infrangesse le regole per la maggior parte del tempo, battendola incessantemente, 16-6, assegnando rigori. Buono per l’Italia perché in qualche modo ha segnato una meta che Dixon non ha potuto rifiutare.