Milano, 4 aprile 2024 — IL Nuovo rapporto L'International Rescue Committee (IRC) evidenzia le gravi violazioni dei diritti fondamentali subite dai richiedenti asilo nelle principali città italiane mentre tentano di richiedere protezione internazionale. In tutta Italia, i richiedenti asilo affrontano lunghe attese mentre gli uffici per l’immigrazione esaminano le loro domande, o vengono respinti dalle stazioni di polizia, che chiedono loro di “aspettare, per favore”.
La denuncia arriva esattamente un anno dopo che la Questura e la Prefettura di Milano hanno adottato un nuovo sistema online per accedere alle procedure di riconoscimento della protezione internazionale. Sebbene la soluzione digitale sia progettata per ridurre gli ostacoli all’accesso alle procedure di asilo, nella pratica persistono pratiche discriminatorie.
Intrappolate nel vuoto dell’asilo, le persone rimangono senza documentazione adeguata, mezzi di sussistenza e alloggio, una situazione di limbo che può durare mesi. Questo periodo di attesa pone le persone in una posizione vulnerabile e incerta, evidenziando l’urgente necessità di procedure di trattamento più efficienti e compassionevoli per garantire registrazione e supporto tempestivi. L’enorme volume di richieste di asilo –13.000 sono stati presentati nel gennaio 2024 Di per sé – evidenzia l'urgente necessità di agire.
Susanna Zanfrini, direttrice dell'International Rescue Committee in Italia, ha dichiarato:
“I diffusi ritardi o ostacoli nella presentazione delle domande di protezione internazionale che abbiamo documentato in tutta Italia rappresentano una grave violazione dei diritti fondamentali. Vediamo che l'accesso all'asilo rimane significativamente limitato, se non del tutto vietato, in diverse parti d'Italia, come deciso dal il governo”. Italiano: L'attenzione è in gran parte posta sulla prevenzione degli arrivi in Europa piuttosto che sul rafforzamento del sistema di accoglienza.
“È tempo di passare dai muri all'accoglienza. Fornire un'accoglienza dignitosa e un sostegno continuo a coloro che chiedono asilo, indipendentemente dal loro paese di origine o dal viaggio che hanno intrapreso, è la spina dorsale di un trattamento giusto e umano per tutti.”
Flaminia Delle Sisi, Legal and Advocacy Advisor presso l'International Rescue Committee in Italia, ha aggiunto:
“Dare alle persone in fuga da conflitti, persecuzioni e disastri naturali l'opportunità di richiedere protezione internazionale con dignità non è solo un obbligo legale, ma anche un atto umanitario. Lo Stato italiano deve urgentemente risolvere gli ostacoli alla richiesta di protezione internazionale e stabilire standard minimi.” In modo che le persone siano adeguatamente assistite mentre le loro richieste vengono valutate”.
IRC in Italia
L’International Rescue Committee è presente nel Paese dal 2017 e attualmente conta 40 dipendenti in Italia. Da gennaio 2022, IRC Italia Raggiungere 270.526 clienti che rispondono ai bisogni delle persone in cerca di protezione fornendo supporto diretto ai clienti, lavorando con organizzazioni locali, autorità nazionali e istituzioni per migliorare il sistema di asilo e le condizioni umanitarie. Le azioni coprono le aree colpite della Lombardia, Sicilia, Lazio, Piemonte e Friuli Venezia Giulia con l'obiettivo di rafforzare la sicurezza, la forza, l'istruzione, l'empowerment economico e la salute mentale dei rifugiati, con particolare attenzione ai gruppi più vulnerabili, comprese le donne e i non accompagnati. bambini (UAC). .