ChatGPT può tornare in Italia se OpenAI rispetta le regole

ChatGPT può tornare in Italia se OpenAI rispetta le regole

ROMA (AP) – ChatGPT potrebbe tornare presto in Italia se il suo produttore, OpenAI, rispetterà le misure necessarie per soddisfare i regolatori che hanno Imposto un divieto temporaneo sul programma di intelligenza artificiale per motivi di privacy.

L’autorità italiana per la protezione dei dati mercoledì ha stabilito una serie di requisiti che OpenAI dovrà soddisfare entro il 30 aprile per revocare il divieto sui chatbot AI.

Il mese scorso il watchdog ha ordinato alla società di interrompere temporaneamente l’elaborazione delle informazioni personali degli utenti italiani mentre indagava su una possibile violazione dei dati. L’autorità ha affermato di non voler ostacolare lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, ma ha sottolineato l’importanza di seguire le rigide norme dell’UE per la privacy dei dati.

OpenAI che ha risposto prima Suggerire trattamenti per alleviare le preoccupazioniMercoledì non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento.

Le preoccupazioni per un boom dell’IA stanno crescendo, con altri paesi, dalla Francia al Canada, che guardano o guardano da vicino la cosiddetta tecnologia AI generativa come ChatGPT. Il chatbot viene “addestrato” su enormi set di dati, inclusi libri digitali e scritti online, ed è in grado di generare testi Simula stili di scrittura umani.

In base alle misure italiane, OpenAI deve pubblicare informazioni sul proprio sito Web su come e perché elabora le informazioni personali di utenti e non utenti, nonché fornire la possibilità di correggere o eliminare tali dati.

Il cane da guardia ha affermato che la società dovrebbe fare affidamento sul consenso o su un “interesse legittimo” per utilizzare i dati personali per addestrare gli algoritmi ChatGPT.

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I regolatori italiani si sono chiesti se esistesse una base legale per OpenAI per raccogliere le enormi quantità di dati utilizzati per insegnare gli algoritmi di ChatGPT e hanno sollevato preoccupazioni sul fatto che il sistema potesse a volte produrre false informazioni sugli individui.

Il watchdog italiano ha affermato che OpenAI, con sede a San Francisco, dovrebbe anche implementare una campagna pubblicitaria entro il 15 maggio su radio, televisione, giornali e Internet per informare le persone su come i loro dati personali vengono utilizzati negli algoritmi di addestramento.

È inoltre necessario verificare l’età degli utenti e creare un sistema per filtrare i minori di 13 anni e gli adolescenti di età compresa tra 13 e 18 anni che non dispongono del consenso dei genitori.

“Solo in questo caso la SA italiana (autorità di controllo) revocherà il suo ordine che imponeva restrizioni temporanee al trattamento dei dati degli utenti italiani… in modo che ChatGPT sarà nuovamente disponibile dall’Italia”, l’agenzia ha detto sul suo sito web.

Celestino Traglia

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