Il CDC lancia l’allarme su un forte aumento della malattia mortale da meningococco negli Stati Uniti.

Il CDC lancia l’allarme su un forte aumento della malattia mortale da meningococco negli Stati Uniti.
I Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) hanno emesso un avvertimento sull’aumento dei casi di malattia da meningococco negli Stati Uniti, un’infezione batterica invasiva causata principalmente dal batterio Neisseria meningitidis. L’anno scorso, il Paese ha registrato 422 casi, il numero annuale più alto dal 2014. Al 25 marzo di quest’anno, erano stati segnalati 143 casi, un aumento significativo rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

La maggior parte di questi casi sono attribuiti al ceppo ST-1466 del sierogruppo Y, che colpisce soprattutto gli adulti di età compresa tra 30 e 60 anni e colpisce in particolare gli afroamericani o i neri e gli individui con HIV. È inquietante che questo ceppo abbia mostrato un tasso di mortalità più elevato rispetto a quello degli anni precedenti, poiché il tasso di mortalità ha raggiunto il 18% su 94 pazienti, rispetto al tasso dell’11% registrato tra il 2017 e il 2021.

Il CDC descrive la malattia da meningococco come una malattia grave che può portare a sintomi di meningite, come febbre, rigidità del collo, mal di testa, nausea, vomito e stato mentale alterato. Può anche portare a un’infezione del flusso sanguigno caratterizzata da febbre, brividi, affaticamento e respiro accelerato, tra gli altri sintomi. La malattia si trasmette attraverso il contatto ravvicinato, come tossendo o baciandosi, o rimanendo nella stessa stanza per un lungo periodo di tempo con una persona infetta.

La dottoressa Barbara Power, medico di base, ha sottolineato la rapida progressione della malattia, che può diventare fatale nel giro di poche ore senza un tempestivo trattamento con antibiotici. Nonostante il trattamento, la malattia rimane fatale, spesso a causa di diagnosi errate.

Le misure di prevenzione includono la vaccinazione con i vaccini MenACWY e MenB, raccomandati per gli adolescenti e gli individui con specifici fattori di rischio o condizioni mediche, compreso l’HIV. Per mitigare il rischio, il CDC e gli operatori sanitari consigliano di vaccinarsi secondo le linee guida del CDC, di evitare spazi chiusi e affollati e di ricorrere alla profilassi antibiotica in caso di esposizione a qualcuno affetto da meningite.

Giustina Rizzo

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