Il morale delle imprese e la fiducia dei consumatori in Italia sono scesi a luglio con il ritorno dell’instabilità politica

Il morale delle imprese e la fiducia dei consumatori in Italia sono scesi a luglio con il ritorno dell’instabilità politica

ROMA (Reuters) – Il sentiment di imprese e consumatori italiani è calato a luglio, mese che ha visto tornare in Italia l’instabilità politica con il crollo del governo di unità nazionale del presidente del Consiglio Mario Draghi, secondo i dati di mercoledì.

L’indice Istat di fiducia del settore manifatturiero è sceso a 106,7 a luglio da 109,5 rivisto al ribasso di giugno, al di sotto della previsione mediana di 108,0 in un sondaggio Reuters di 10 analisti.

Il numero di giugno era precedentemente indicato come 110.0.

L’indice composito del sentimento aziendale dell’Istat, che combina le indagini per i settori manifatturiero, al dettaglio, delle costruzioni e dei servizi, è sceso a 110,8 da 113,4 in precedenza, con un calo nel settore manifatturiero e dei servizi che ha superato il miglioramento del sentiment tra produttori e rivenditori.

La fiducia dei consumatori è scesa questo mese a 94,8 da 98,3 di giugno, contro una previsione mediana di 96,6 in un sondaggio Reuters. È stata la lettura più bassa da maggio 2020.

Draghi ha perso il potere la scorsa settimana dopo che tre importanti partner della coalizione hanno ritirato il loro sostegno alla sua amministrazione di 18 mesi. Le elezioni anticipate sono state indette a settembre.

Le turbolenze politiche sono arrivate sullo sfondo di condizioni economiche difficili, poiché l’invasione russa dell’Ucraina ha aumentato i costi energetici e ha aumentato l’incertezza per le imprese.

Martedì i ministri dell’Energia dell’Unione Europea hanno approvato una proposta per tutti i paesi dell’UE di tagliare volontariamente il consumo di gas del 15% da agosto a marzo con accordi di compromesso per ridurre i tagli per alcuni paesi, tra cui l’Italia che ha accettato un taglio del 7%.

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Ma nonostante abbia dovuto affrontare diversi venti contrari, la terza economia più grande dell’eurozona sembrava reggere meglio del previsto alcuni mesi fa, quando alcuni economisti prevedevano una recessione guidata dai prezzi.

Il governo Draghi ad aprile ha rivisto le sue previsioni di crescita economica per il 2022 portandole al 3,1% dal 4,7% previsto lo scorso settembre.

L’Istat ha fornito i seguenti dati nel suo Manufacturing Sentiment Survey di luglio:

luglio giugno maggio aprile

Indice generale 106,7 109,5r 109,0r 109,7r

Livello ordine -0.3 6.3r 4.5r 5.4r

Inventario 0,9 1,7 0,4 -0,7

Previsione della produzione 5,4 7,7r 6,9r 6,7

p = rivisto

Rapporto Crispin Palmer

[email protected]; Messaggi Reuters: [email protected]

Melania Cocci

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