Il primo ministro italiano Meloni: le nuove regole dell’UE “non sono la soluzione” al problema migratorio

Il primo ministro italiano Meloni: le nuove regole dell’UE “non sono la soluzione” al problema migratorio

Nella conferenza stampa di fine anno, il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha affermato che il nuovo accordo UE sulla migrazione è “migliore del precedente”, aggiungendo che “non è una soluzione” a lungo termine.

Meloni ha affermato che l’Ue “non risolverà i problemi dei migranti se proviamo a gestirli solo quando arrivano”.

La Meloni ha aggiunto che “c'è del lavoro da fare in anticipo”, cosa che ha sottolineato come l'Italia non può fare da sola.

“Tutto il G7 [states] “L’Europa deve pensare in particolare all’Africa, un continente che ha il potenziale per essere molto ricco ed è vittima di destabilizzazione”, ha concluso Meloni.

Preoccupazione per il presunto aumento della criminalità

Pur accogliendo con favore il fatto che nel nuovo accordo “esiste un meccanismo serio che obbliga gli altri paesi alla redistribuzione”, ha sottolineato che occorre fare ancora di più. Ha affermato, tra le altre cose, che gli alti tassi di criminalità in Italia dovuti all'immigrazione clandestina continuano a destare preoccupazione.

«Credo che dobbiamo essere fermi, venire qui è una scelta libera – ha detto – Ogni cultura ha il suo valore aggiunto, ma non può superare le norme dello Stato italiano, alle quali bisogna attenersi se si vive in Italia». “

«A livello normativo è il Paese in cui si vive a dover essere rispettato», ha aggiunto Meloni.

Ha aggiunto: “Se mi chiedessi se sono soddisfatta, direi di no in questo momento”.

Arrivi in ​​aumento

Le parole di Meloni giungono alla luce dell'incapacità dell'Italia di riuscire a ridurre il numero dell'immigrazione clandestina nel 2023, secondo il ministro dell'Interno Matteo Piantidosi.

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“Il numero degli arrivi quest'anno non corrisponde certamente all'obiettivo delle misure politiche adottate dal governo in varie direzioni per combattere e sconfiggere il traffico di esseri umani”, ha detto Piantidosi ad un quotidiano italiano. Niente Stampa.

Più di 155.750 persone arriveranno in Italia via mare nel 2023, ha detto Piantidosi, citando dati del suo ministero.

Ciò rappresenta un aumento di quasi il 50% rispetto all’anno precedente, quando arrivarono circa 105.000 persone.

Celestino Traglia

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