Il capo dell’Enac, l’Autorità per l’aviazione civile italiana, ha dichiarato lunedì che la chiusura dello spazio aereo dell’Unione europea agli aerei russi è stata decisa senza rispettare le regole dell’aviazione internazionale. I commenti sembravano essere uno dei primi segni di discordia nei ranghi europei da quando il divieto dello spazio aereo è stato annunciato domenica, ma un funzionario europeo ha affermato che la decisione era legale.

Intervenuto in una conferenza digitale, il presidente dell’Enac Pierluigi de Palma ha affermato che la crisi ucraina ha spinto i paesi europei a decidere a favore del divieto in violazione delle procedure internazionali. Non ha specificato la natura delle violazioni. “… vediamo trattati internazionali in una certa misura violati per quanto riguarda il divieto dello spazio aereo imposto dall’Occidente contro la Russia”, ha detto de Palma.

De Palma ha affermato che il divieto dello spazio aereo dell’UE imposto dall’Italia ha minato i trattati bilaterali e le regole dell’Organizzazione per l’aviazione civile internazionale delle Nazioni Unite (ICAO). “Le sanzioni dell’Unione Europea sono state accuratamente redatte in linea con il diritto internazionale. L’Unione Europea è pienamente fiduciosa nella piena legalità ed efficacia delle misure”, ha detto a Reuters un funzionario europeo, parlando in condizione di anonimato.

L’Organizzazione per l’aviazione civile internazionale, nata dalla Convenzione di Chicago nel 1944, stabilisce gli standard dell’aviazione a livello globale. L’organo di governo dell’Organizzazione per l’aviazione civile internazionale ha condannato l’invasione russa dell’Ucraina venerdì dopo quello che i delegati hanno descritto come un dibattito sull’opportunità di intervenire.

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