Bruxelles –Gli italiani non fanno affari online. Il Paese si colloca tra le aziende dell'Unione Europea che utilizzano Internet e i servizi online per la propria attività. Nel 2023, Eurostat Si noti che il 22,9% delle aziende attive nell'UE ha effettuato vendite online, 0,1 punti percentuali in più rispetto al 2022 (22,8%) e 6,5 punti percentuali in più rispetto al 2012 (16,4%). L’Italia è al 20° posto su 27 paesi, con meno di un’impresa su cinque (19,1%) attiva online.
Dai dati emerge che è leggermente aumentato la quota di operatori economici che svolgono la propria attività anche online (+2,8 punti percentuali dal 2020). L'Italia è ancora indietro e fatica a stare al passo con i tempi e con i concorrenti, soprattutto quelli del Nord. Tra i paesi dell'UE, la percentuale più alta di aziende coinvolte nelle vendite online si trova in Lituania (38,9%), Svezia (38,1%) e Danimarca (36,7%).
Sono soprattutto le grandi aziende a sfruttare le nuove tecnologie e un mondo sempre più digitale per arrivare a fine mese. Nel 2023, secondo Eurostat, il 45,9% delle grandi aziende nell’UE ha effettuato vendite online, rispetto al 30,2% delle aziende di medie dimensioni (da 50 a 249 dipendenti) e al 20,8% delle piccole imprese (meno di 50 dipendenti). Tuttavia, quando si parla di grandi aziende, l’Italia ha una performance di business e di attività online superiore alla media europea (47,7%), che la colloca a metà strada (13 su 27) tra coloro che sempre più utilizzano Internet e l’e-commerce. -il commercio avviene. Il modello di business e chi continua a faticare a focalizzarsi su di esso. Ma per le aziende di medie dimensioni la situazione sta cambiando. Appena uno su quattro (25,5%, 21 su 27) sfrutta le frontiere dell'e-commerce. Mentre i più giovani faticano di più: Tra le PMI italiane, Meno di due piccole imprese su dieci (17,7%) sfruttano Internet.
Versione inglese di Servizio di traduzione di Withub