Morto a 91 anni l’innovatore italiano dell’abbigliamento maschile Nino Cerruti

Morto a 91 anni l’innovatore italiano dell’abbigliamento maschile Nino Cerruti

MILANO (AP) — Nino Cerruti, lo stilista italiano accreditato di aver rivoluzionato l’abbigliamento maschile negli anni ’60 e che ha dato a Giorgio Armani la sua prima occasione di moda, è morto, secondo quanto riportato dai media italiani sabato. Aveva 91 anni.

Cerruti è morto nel nord-ovest dell’Italia, dove la sua famiglia ha gestito un’azienda tessile dal 1881, ha riferito l’agenzia di stampa italiana LaPresse. Il quotidiano italiano Corriere ha detto che era stato ricoverato in ospedale per un intervento chirurgico all’anca.

Cerutti ereditò l’azienda di famiglia, con sede nella città di Biella in Piemonte, all’età di 20 anni alla morte del padre nel 1950. Nel 1957, nei pressi di Milano, fondò la sua prima azienda di abbigliamento maschile, Hitman, dedita alla creazione di eleganza sartoriale su scala industriale ed entrando a far parte del nascente settore del prêt-à-porter maschile.

Armani è stato assunto come giovane talento presso la fabbrica Hitman a metà degli anni ’60.

Armani ha ricordato Cerruti come un imprenditore creativo con “un occhio acuto, una vera curiosità, la capacità di osare”, aggiungendo che “mancherebbe il suo modo gentile di essere autorevole, persino autoritario”.

“Anche se i nostri contatti si sono assottigliati con gli anni, l’ho sempre considerato una delle persone che ha avuto un’influenza reale e positiva sulla mia vita”, ha detto Armani in una nota. “Da lui ho imparato non solo il gusto per la morbidezza sartoriale, ma anche l’importanza di una visione a tutto tondo, come designer e come imprenditore.”

Nel 1967 Cerruti ha fondato la casa di moda maschile di lusso Cerruti 1881 a Parigi, allora capitale internazionale della moda, pur mantenendo la produzione in Italia. La silhouette morbida, l’uso dei colori e l’attenzione al design innovativo e alla tradizione hanno conquistato clienti come la star del cinema francese Jean-Paul Belmondo.

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Ben presto, Cerruti divenne molto richiesto a Hollywood, con i suoi modelli indossati dentro e fuori dallo schermo da star come Michael Douglas in “Basic Instinct”, Richard Gere in “Pretty Woman e Tom Hanks in “Philadelphia”.

Cerutti ha lanciato anche una linea di abbigliamento femminile oltre a profumi, orologi, accessori e pelletteria. A un certo punto è stato anche il designer per il team Ferrari di Formula 1.

Cerruti ha ceduto l’azienda all’inizio degli anni 2000, rinunciando anche al ruolo di designer. Ma non ha mai interrotto i legami con la casa di moda, anche se si è concentrato sul business tessile, occupando un posto in prima fila alle sfilate di Parigi.

La notizia della sua morte si è diffusa nel mondo della moda durante le anteprime del menswear della Milano Fashion Week.

Carlo Capasa, presidente della Camera della moda italiana, ha ricordato Cerruti come “un grande innovatore” che era anche “uno degli uomini più chic d’Italia”.

“È stato il primo a capire l’importanza della creatività nel menswear e a dare spazio a un giovane stilista di immenso talento come Giorgio Armani, cambiando i criteri stessi di come vestire”, ha detto Capasa. “È stato uno dei primi ad avere una forte presenza internazionale, rappresentando al mondo quella combinazione unica di creatività e qualità che è arrivata a caratterizzare e caratterizza ancora la moda italiana”.

Celestino Traglia

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