Orban si rivolge all'Ungheria per la prima volta dopo le dimissioni scandalose del presidente del paese

Orban si rivolge all'Ungheria per la prima volta dopo le dimissioni scandalose del presidente del paese

Il primo ministro ungherese Viktor Orbán mirava ad affrontare le ricadute politiche dello scandalo dell’indulto presidenziale. Sabato, durante il discorso annuale sullo stato della nazione, nella sua prima apparizione pubblica dopo le dimissioni del presidente ungherese, suo alleato, una settimana fa.

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Il nazionalista Orban si trova ad affrontare pressioni crescenti da diverse direzioni, a causa della sua posizione conflittuale sulla scena internazionale, che ha causato crescente frustrazione tra i suoi alleati nell’Unione Europea e nella NATO.

Allo stesso tempo, l'opinione pubblica ungherese è indignata per la grazia concessa dal presidente per un caso di abusi sessuali su minori condannato.

Nel suo discorso alla nazione per il 25° anniversario del suo primo mandato come primo ministro nel 1999, Orbán ha immediatamente riconosciuto le recenti dimissioni della presidente Katalin Novak, affermando che il 2024 “non poteva iniziare peggio” e definendo la sua partenza un “incubo”.

Alle organizzazioni giornalistiche internazionali, tra cui l'Associated Press, e ai media ungheresi indipendenti, è stato vietato di presenziare al discorso.

Orban ha cercato di alleviare le preoccupazioni per lo scandalo che ha scosso il suo partito nazionalista Fidesz nelle ultime settimane, sottolineando che Novak ha preso la decisione giusta di dimettersi.

Lui ha sottolineato che le dimissioni di Novak sono state “giuste, ma è una grande perdita per l'Ungheria”, sottolineando che la sua decisione era necessaria in queste circostanze. “Quello che è successo è quello che sarebbe dovuto succedere in questa situazione. Anche le brave persone prendono decisioni sbagliate”.

Le spaccature all'interno di Fidesz sono emerse in seguito alle rivelazioni secondo cui Novak, uno stretto alleato di Orban, aveva concesso la grazia presidenziale a qualcuno condannato per aver nascosto una serie di episodi di abusi sessuali su minori commessi dal direttore di un orfanotrofio statale.

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Le rivelazioni hanno provocato le dimissioni di tre persone all’interno della cerchia ristretta di Orban, tra cui l’ex ministro della Giustizia Judit Varga, che ha co-firmato la grazia, e hanno acceso la rabbia pubblica, culminata in decine di migliaia di manifestanti riuniti venerdì a Budapest per chiedere un cambiamento.

Sergio Venezia

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