Tre italiani sono stati arrestati per aver complottato per rapire due uomini d’affari detenuti in Siria da tre anni.
Nel corso del 2016 i tre arrestati – tutti del nord della provincia di Brescia – hanno convinto i due imprenditori della regione a recarsi in Turchia.
Uno di loro, Alessandro Sandrini, è stato convinto ad accettare un’offerta per falsificare il suo rapimento durante il viaggio, guadagnandosi il riscatto.
Un altro uomo d’affari, Sergio Zanotti, ha intrapreso il viaggio dopo che gli era stato promesso un accordo commerciale sulla valuta irachena.
Una volta in Turchia, entrambi gli uomini sono stati effettivamente arrestati vicino al confine siriano e portati in Siria, dove sono stati trattenuti dal quartier generale per la liberazione di Al-Sham, un gruppo jihadista.
Secondo un comunicato della polizia, i tre uomini arrestati avevano dei complici in Turchia che avevano effettuato il rapimento e consegnato gli italiani ai jihadisti.
Zanotti ha lasciato l’Italia nell’aprile 2016 e È rimasto prigioniero fino all’aprile 2019. Sandrini è arrivato in Turchia nell’ottobre 2016 e Rilasciato a maggio 2019.
Secondo quanto riportato dai media, citando fonti investigative, Sandrini sarebbe accusato di frode e di simulazione di reato, nell’ambito della stessa indagine che ha portato al suo arresto martedì.
La polizia ha detto che un terzo uomo d’affari è stato contattato per il viaggio in Turchia, ma si è ritirato all’ultimo minuto e si è rifiutato di salire a bordo del suo aereo.