Il video che mostra violenti pestaggi in un carcere da parte della polizia provoca una tempesta in Italia – EURACTIV.com

Il video che mostra violenti pestaggi in un carcere da parte della polizia provoca una tempesta in Italia – EURACTIV.com

Pubblicazione per giornale Domani Un video di sorveglianza nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, nel sud Italia, che mostra agenti di polizia che brandiscono manganelli mentre picchiano violentemente i detenuti, ha scatenato una protesta in Italia.

Il battendo Il 6 aprile 2020, durante il primo lockdown del Paese.

Nelle settimane precedenti l’incidente, i detenuti hanno protestato per il sovraffollamento, la paura di infezioni e la mancanza di dispositivi di protezione. Un totale di 283 poliziotti ha preso parte a quello che i giudici italiani – che hanno indagato su 117 persone – hanno descritto come un “orribile massacro”.

E il ministro della Giustizia italiano, Marta Cartappia, ha annunciato, mercoledì, la sospensione di 52 clienti per i quali i giudici hanno chiesto misure cautelari, esprimendo “una più forte condanna delle violenze e delle umiliazioni subite dai detenuti che non trovano giustificazioni o scuse”. Kartabia ha aggiunto che la speranza è che tali eventi non si ripetano.

Le immagini sono «un insulto e un assalto alla dignità dei detenuti e anche a quella divisa che ogni donna e ogni uomo della polizia penitenziaria deve indossare con onore, per il compito difficile, essenziale e delicato da svolgere. Di fronte ai fatti di tale gravità non basta la condanna con le parole, ma da essa occorre agire per comprenderne e rimuoverne le cause”.

Intanto il Pd di centrosinistra ha chiesto al governo di presentare una relazione urgente al Parlamento, mentre i partiti di destra della Lega Nord e di Fratelli d’Italia – oltre ai sindacati di polizia – hanno espresso solidarietà agli agenti indagati . .

Il leader leghista Matteo Salvini ha annunciato una manifestazione a favore degli agenti fuori dal carcere di Santa Maria Capua Vetere. Salvini ha aggiunto: Conosco i “padri delle famiglie accusate” e sono “convinto che non faranno nulla di male”.

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Le difficili condizioni di vita nelle carceri sono un problema che affligge l’Italia da anni, con diverse sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU) che condannano il Paese per sovraffollamento e mancata tutela dei diritti dei detenuti. secondo Al rapporto “Spazio” del Consiglio d’Europa, pubblicato ad aprile, le carceri italiane sono le più sovraffollate d’Europa con 120 detenuti in 100 posti disponibili.

Celestino Traglia

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