L’Italia spera di evitare il ripetersi di impreviste tasse sull’energia

L’Italia spera di evitare il ripetersi di impreviste tasse sull’energia

ROMA (Reuters) – L’Italia spera di evitare il ripetersi delle commissioni inaspettate che i gruppi energetici avrebbero dovuto pagare sui guadagni nel 2021 e nel 2022 per finanziare misure volte a proteggere i clienti dalle costose bollette di elettricità e gas. .

“L’accertamento del tributo imprevisto è di competenza del ministro delle Finanze, ed è anche legato alle (linee guida) dell’Unione Europea”, ha detto il ministro Becito Fratin.

“È chiaro che per raggiungere la normalizzazione, tutti speriamo che non ci siano tasse (sui guadagni del 2023)”, ha aggiunto, parlando a margine di una riunione della lobby industriale italiana dell’energia.

Roma prevede di raccogliere più di 2,6 miliardi di euro (2,8 miliardi di dollari) quest’anno attraverso un’imposta una tantum calcolata su una parte del reddito societario per il 2022 che è almeno il 10% superiore al reddito medio registrato tra il 2018 e il 2021.

Il sistema ha sostituito una tassa simile in vigore lo scorso anno, che ha suscitato critiche e rifiuti di pagamento da parte di diverse società.

L’amministratore delegato di Edison, Nicola Monti, ha affermato nello stesso evento che la tassa del 2022 ha portato l’aliquota fiscale del gruppo al 72%, un livello che ha definito inaccettabile.

L’Italia ha inviato un elenco di progetti che beneficeranno dei fondi Ue nell’ambito del piano REPowerEU, ha affermato il ministro dell’Energia, aggiungendo che entro agosto è attesa una decisione di Bruxelles sugli investimenti da finanziare.

Il ministro ha affermato che l’elenco dei progetti inviati alla Commissione europea non include un terminale GNL galleggiante aggiuntivo, ma ha rifiutato di menzionare altre proposte.

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Guido Brusco, amministratore delegato di Eni, ha dichiarato che un progetto di cattura e stoccaggio del carbonio guidato dal gruppo energetico Eni (ENI.MI) e dal gruppo di rete del gas SNAM (SRG.MI) è stato incluso nell’elenco delle proposte.

REPowerEU è progettato per ridurre i consumi, aiutare a diversificare l’approvvigionamento e consentire la transizione verso un’energia più pulita.

Brusco, che guida l’attività di esplorazione e produzione (E&P) di Eni, è stato nominato venerdì a capo della lobby industriale italiana per il settore energetico, succedendo a Giuseppe Ricci, responsabile dei biocarburanti e della mobilità sostenibile di Eni. ($ 1 = 0,9167 euro)

(Segnalazione di Francesca Landini; Montaggio di Keith Ware

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Melania Cocci

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